Sparse sul pentagramma,
eccole: note gonfie
di mille mancanzesi apprestano, si baciano,è un'orgia di suoni.
È un valzer lento
che ballano le ore
annoiate sorelle, tra loro
madri, figlie, pudiche signore.
È un piano suonato
da lunghe dita diafane,
damigella del vento
la tenda fluttua nella stanza
come vela alla deriva agguanta
la finestra spalancata,ove riverbera la luce
e giù dalla siepe sale
e fa un inchino
il profumo del gelsomino.
È una dolce melodia
che si leva in questo spazio,
incalza nel suo crescendo
in virtuosismi concentrici e abbandona
il suo canto nell’aria mite.
Così eccolo che stride il dolore di
quest’ assenza vibrante
sulle corde del mio cuore,
striscia lasciandovi solchi
che mai più note riempiranno
e torna il silenzio,
assordante, virtuoso,
morirà non lontano,
nell’angolo recondito
di questa spoglia stanza
dove raggio di sole non penetra,
né carezza umana consola.
(Antonella Iuliano)