Per le poesie di Vivian non ho trovato alcun aggettivo, timorosa di sciupare la semplicità, l’essenzialità, la sobrietà di questi componienti. Se la neve attutisce i rumori nella vita reale, qui suona, invece una musica quasi futurista; la neve ha prenotato il volo di mezzanotte per scendere poi piano piano, e nevicherà tutta la notte. In Nascondino bianco soffia un’aria crepuscolare. Dov’ è la casa di fronte alla mia?/Dov’è la scuola?/Dov’è il giardino?/Dov’è l’albero con l’uccellino? Poi lo straniamento e il cambiamento del punto di vista: ecco l’albero di Natale che si risveglia spaesato... Non c’è più la mia pineta/e dei miei amici/nemmeno uno/nemmeno un cielo/ nemmeno un prato /dove, aiuto!/mi sono svegliato? Si è svegliato in una casa dove la sera nessun firmamento, solo una scatola con dentro una luce che si chiama tivù, è il nostro cielo, ma è senza luna /e di stelle nemmeno una. Dopo l’albero, Babbo Natale e infine l’ultimo giorno del mese e dell’anno e l’ultima poesia, un saluto e un augurio ai bambini che crescono mentre il poeta invecchia, con soavità e dolcezza...
Vivian legge le sue poesie ai bambini, domenica 5 dicembre alle ore 15.30 a Bologna, alla libreria per ragazzi Giannino Stoppani. Nevicherà?
Grazia Gotti