Vorrei danzare con te
su note di corallo,
vedere il sangue dal cuore
spargersi sul pavimento,
poco alla volta
come gocce di pioggia
nelle giornate afose.
Poi di notte
con te fuggire sui fili d’erba
irradiati dal canto della luna;
poi, ammirare il tuo sorriso
mentre mi sussurri
che la vita è un’eterna fuga dalla malinconia.
Vorrei rapirti
dal tempo che trascorri
così lontana da me,
portarti dove
le stelle cadono
e inebriarci delle loro ceneri.
Rimpiango il coraggio
che mi abbandonò
quando ti vidi,
che mi rose l’anima
quando mi mosse la curiosità
ad inseguirti,
che vorrei adesso
per dirti quel che la paura ha deglutito.
Maledetto Agosto,
illudendomi, m’hai reso schiavo del tuo sguardo,
libero nella prigione dei desideri.
E per te morirò
nell’unico modo in cui può morire uno Shinigami.
Amandoti.