L’umidità collerica
di un ottobre inoltrato
maciulla residui di mosto.
Coltri di fumo
annebbiano i tardi passi
nella consueta salita
delle mie prigioni,
e convulsioni regalo alle intemperie.
Non tuo il salasso,
ma già il degrado dei primi
lenti ventagli
d’autunno
schiude le reali vergogne
e ricerco un’autonomia
di legami
scissi dal tuo anello.
Mese di nascite passate,
tarlo delle mie disapprovazioni,
restituiscimi le gioie dell’estate
e blocca la partenza degli aironi.