Filippo Schifano 30 aprile 2013
Sfreccia l’eutanasia indesiderata
nella selva che addenta
la vanità delle mie parole,
e ti annebbio con triviali
considerazioni.
Potesse parlare il mio corpo
e dirti le notturne
ansie segrete
sull’agir mio lento
di coraggio.
Rivedo nei tuoi gesti
l’indole persa nel dolore
quando ignori
la nevrosi del mio gioco,
e mi contraddico sul tempo
dell’azione
per prendere una goccia
del tuo oceano.