Magazine Poesie
IL GUARDIANO DEL FARO
Io non amo il fragore del mondo
il cicaleccio degli attaccabrighe
e le promesse dei ciarlatani
perciò me ne sto appartato qui
in questa torre solitaria in pietra
proprio a picco sul mare
tra rocce brune e ciuffi di trifoglio.
E' questo il mio rifugio e la mia casa.
Da qui posso toccare quasi il cielo
parlare con le nuvole e i gabbiani
e misurare a palmi l’infinito.
Ed in questo silenzio sovrumano
ricucio i lembi delle mie ferite.
Fisso lo sguardo verso l’orizzonte
e scruto il mare calmo o tempestoso
ripensando ai miei viaggi mai compiuti
e aspettando una nave che non arriverà.