POESIE IN VETRINA : TIZIANO e BETTY

Da Stella2 @stella2

La Maria dal “bosc”
Così chiamavan la Maria
non per esser disprezzata, tuttavia;
per bontà forza e coraggio,
era amata da ogni saggio.
Allorquando nella piana arrivò
molta ammirazione destò,
così piccola e mingherlina,
sembrava una bambina.
Di Marie ce n'eran tante,
ed ecco che all’istante
il nomignolo“Bosc” le fu assegnato,
nulla centrava con qualche antenato!
Lei veniva da una terra boscosa
dove i boschi si contan a iosa,
terra vergine ed ingrata,
oltretutto inesplorata,
veniva dal Montello
e certo non viveva in un castello!
Maria, come tutte le donne,
che costituivan le colonne
di quella sfortunata generazione
costretta all’emigrazione,
sola con la famiglia restò
e le maniche si rimboccò.
Il marito andò in terre lontane,
doveva procurare il pane!
Lunghi mesi di lontananza
e nel cuore sempre la speranza,
che un dì lui tornasse d’incanto
per invecchiare con lei accanto.
Il tempo sembrava eterno,
ma al calar dell’inverno,
eccolo all’orizzonte riapparire,
e … dopo solo tre mesi ripartire.
Questa storia infinita durò
quasi per tutta la vita,
ma il Signore che tutto vede
li premiò con la giusta mercede.
Alla fine vinse la speme,
vissero sereni e felici insieme.
Quel nome, “Bosc”, un po’ strano,
datole in quel giorno lontano
con onore e grande dignità
lei se lo portò fino all’aldilà.
Non è una storia inventata,
ma dal mio cuore è stata dettata:
quella donna straordinaria, quella Maria
era … la mamma mia!  
Il profumo di una mamma...
  

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