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POESIE PER L’INVERNO – di Romantica Vany e Iannozzi Giuseppe

Creato il 17 gennaio 2014 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

POESIE PER L’INVERNO

di Romantica Vany e Iannozzi Giuseppe

calicanto


D'Amore 4 - Romantica Vany e Giuseppe Iannozzi
D’amore 4
Romantica Vany e Giuseppe Iannozzisu Lulu.com qui
ISBN 9781291228212
pagine: 122
© 2012
prezzo: € 10,00

POESIE PER L’INVERNO  – di Romantica Vany e Iannozzi Giuseppe


Con te il tè

Con te il tè vorrei bere.
Vorrei a lungo parlar di te
e veder da vicino vicino
quanto sei sul serio, se sei
quel poeta che a destra
e a manca si vanta urlando
“poesie poesie poesie…”.
Al tuo fianco leggere una o due
di quelle tue più semplici
e che un poco fanno arrossire.
Stanca davvero, così stanca
di vederti scrivere da mane
a sera, e poi io costretta a leggere
i tuoi libri, belli, non dico di no,
ma invero ben strani, da brividi.
Ecco dunque spiegato perché
su due piedi ora questa favola:
una casetta piccolina
la vorrei costruire, mattone
su mattone, tale e quale
a quei sogni che la fantasia mia
affollano senza requie mai.
E riscaldarmi così insieme a te
accanto alla stufa lasciando
le mie mani nelle tue
perché prendano uguale calore.
M’è confusione pure a me
quel che ora sto cercando di dire;
fatto è che insieme a te
vorrei io andar lontana lontana,
anche se non è che ami proprio te.
Allora perché, perché desio mi è
d’invecchiare bella e felice con te?

DICEMBRE

Lungo le strade luci,
cappotti abbottonati alti
contro il freddo nevoso;
e pargoli chiassosi,
tanti, mai fermi, strepitanti
felici per un niente,
per il primo fiocco di neve
giù dal cielo: così Dicembre.

Davanti agl’occhi la neve
che nell’animo entra lieve
dispensando fredda però
la sensazione che non è illusione
chi lungo i marciapiedi muore,
ripetendo sempre poche parole
mangiate dal crepitio di piedi
affondati nel bianco candore
della stagione invernale.

Lungo il viale,
tra ombre in commozione
al riparo di mille ippocastani,
ti riconobbi e ti dissi “sì”.

Felice inverno adesso,
felici notti ora che il gelo
la via apre a certi pensieri
in boccio.

E si diparte dalle mie stanze
un magico respiro
che allo sciabordio del mare
si lega solidale in un canto
rinnovando l’incanto;
sfumature su sfumature
questo cielo tra il blu
e il rosso cobalto,
mentre giù al porto
sfavillano i traghetti
nella luce dei fari annegati.

Raccontami storie d’amore,
disegnami il sole al mattino,
e con un bacio e un sorriso
svegliami piano;
si farà poi insieme la colazione
raccontandoci sogni e desideri
con latte e caffè in tazze pazze.

Ricordi! Andavamo laggiù
per restare un po’ soli o chissà;
ti dicevo “C’è vento, tanto vento
Ho paura. Stringimi e basta”.
Ma tu mi volevi amare,
mentre io mi perdevo
tra le voci delle onde del mare.

Come in un sogno quella mattina,
quella fredda mattina di dicembre
nevicava.

NATALE

Accese lanterne,
campane a festa:
lungo le strade
si portano i bimbi
cantando
portando allegria,
rametti d’agrifoglio
e vischio.

E s’addormenta piano il dì;
e di rosso intenso si colora
il crepuscolo e l’intorno;
così tutti vicini al caminetto,
bimbi, mamme e papà,
nonni e zii prestano vita
a un magico festoso coro.

Rivelazione di Luce
per tutti gl’uomini
che san riconoscere
del Salvatore la nascita
in solitudine sulla Terra
tanti e tanti anni or sono.

Tristi i poveri, gli emarginati,
chi una casa non ce l’ha,
gli stranieri dirottati di qua e di là;
ma anche per loro speranza c’è
se il cuore sapranno schiudere
al messaggio che Gesù salva,
tutti nessuno escluso.

Per un domani che sia migliore,
credenti e non credenti, insieme
alta leviamo una voce di Pace,
ché dalla mangiatoia vien la gioia:
mai vana la preghiera sincera.

VICINI AL CAMINETTO

Accese lanterne,
campane a festa:
lungo le strade
si portano i bimbi
cantando
portando allegria,
rametti d’agrifoglio
e vischio.

E s’addormenta piano il dì;
e di rosso intenso si colora
il crepuscolo e l’intorno;
così tutti vicini al caminetto,
bimbi, mamme e papà,
nonni e zii prestano vita
a un magico festoso coro.
Rivelazione di Luce
per tutti gl’uomini
che san riconoscere
del Salvatore la nascita
in solitudine sulla Terra
tanti e tanti anni or sono.

Tristi i poveri, gli emarginati,
chi una casa non ce l’ha,
gli stranieri dirottati di qua e di là;
ma anche per loro speranza c’è
se il cuore sapranno schiudere
al messaggio che Gesù salva,
tutti nessuno escluso.

Per un domani che sia migliore,
credenti e non credenti, insieme
alta leviamo una voce di Pace,
ché dalla mangiatoia vien la gioia:
mai vana la preghiera sincera.


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