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Poeti (Ri)trovati: Joris-Karl Huysmans

Creato il 31 marzo 2014 da Wsf

Joris-Karl HUYSMANS

.

L’extase

La nuit était venue, la lune émergeait de l’horizon, étalant
sur le pavé bleu du ciel sa robe couleur soufre. J’étais
assis près de ma bien-aimée, oh ! bien près ! Je serrais ses
mains, j’aspirais la tiède senteur de son cou, le souffle
enivrant de sa bouche, je me serrais contre son épaule,
j’avais envie de pleurer ; l’extase me tenait palpitant,
éperdu, mon âme volait à tire d’aile sur la mer de l’infini.

Tout à coup elle se leva, dégagea sa main, disparut dans la
charmoie, et j’entendis comme un crépitement de pluie dans
la feuillée.

Le rêve délicieux s’évanouit… ; je retombais sur la terre,
sur l’ignoble terre. O mon Dieu ! c’était donc vrai, elle,
la divine aimée, elle était, comme les autres, l’esclave de
vulgaires besoins !

L’estasi

Era notte, la luna è emersa all’orizzonte, diffondendo
il colore blu cielo sul marciapiede e sull’abito zolfo. Io
seduto accanto al mio diletto, oh! molto vicino! Mi strinse
le mani, speravo che il caldo profumo del suo collo, respirando il soffio
della sua bocca, mi strinse contro la sua spalla.
Ho voglia di piangere, l’estasi che tengo fra le mani è palpitante,
mentre sconvolta, la mia anima vola sul mare dell’infinito.

Improvvisamente si alzò, liberando la mano, scomparve
affascinando, ed ho sentito un ticchettio di pioggia nel
pergolato.

Il delizioso sogno svanisce…Sono caduto a terra,
sull’ignobile terra. O Dio Mio! Era vero, lei,
la divina amata, era, come gli altri, schiava
di bisogni volgari!

Rococo japonais

Ô toi dont l’oeil est noir, les tresses noires, les chairs
blondes, écoute-moi, ô ma folâtre louve !

J’aime tes yeux fantasques, tes yeux qui se retroussent
sur les tempes ; j’aime ta bouche rouge comme une baie
de sorbier, tes joues rondes et jaunes ; j’aime tes pieds
tors, ta gorge roide, tes grands ongles lancéolés, brillants comme
des valves de nacre.

J’aime, ô mignarde louve, ton énervant nonchaloir, ton
sourire alangui, ton attitude indolente, tes gestes mièvres.

J’aime, ô louve câline, les miaulements de ta voix, j’aime
ses tons ululants et rauques, mais j’aime par-dessus tout,
j’aime à en mourir, ton nez, ton petit nez qui s’échappe
des vagues de ta chevelure, comme une rose jaune éclose
d’ans un feuillage noir.

Rococò Giapponese

Oh tu il cui occhio è nero, le trecce nere, la bionda
carne, ascoltami, oh mio folle lupo!

Amo i tuoi fantastici occhi, i tuoi occhi che rimboccano
templi, amo la tua bocca rossa come una bacca
di sorbo, le tue giovani rotondità gialle  , amo i tuoi piedi
tronchi, la tua rigida gola, le tue unghie lanceolate e lunghe, lucenti come
valve di madreperla.

Io amo, oh delicato lupo, la tua fastidiosa disinvoltura, il tuo
sorriso languido e il tuo atteggiamento indolente, le tue gesta sdolcinate.

Io amo. oh lupo affettuoso, il miagolare della tua voce, amo
i tuoi ululati e la tua raucedine, ma amo più di tutto,
amo da morire, il naso, il tuo naso piccolo che sfugge
come onde tra i capelli, come una rosa gialla che fiorisce
negl’anni in un fogliame vecchio nero.

Sonnet liminaire

Des croquis de concert et de bals de barrière ;
La reine Marguerite, un camaïeu pourpré ;
Des naïades d’égout au sourire éploré,
Noyant leur long ennui dans des pintes de bière ;

Des cabarets brodés de pampre et de lierre ;
Le poète Villon, dans un cachot, prostré ;
Ma tant douce tourmente, un hareng mordoré,
L’amour d’un paysan et d’une maraîchère :

Tels sont les principaux sujets que j’ai traités :
Un choix de bric-à-brac, vieux médaillons sculptés,
Émaux, pastels pâlis, eau-forte, estampe rousse,

Idoles aux grands yeux, aux charmes décevants,
Paysans de Brauwer, buvant, faisant carrousse,
Sont là. Les prenez-vous ? A bas prix je les vends.

Sonetto dei preliminari

Degli schizzi di concerto e dei balli agli steccati;
La Regina Margherita, dalle sfumature porpora;
Delle Naiadi di fogna con un sorriso da lacrime,
Affogando la loro lunga noia nelle pinte di birra;

Cabaret di vite ricamate come edera;
Il poeta Villon, dentro una segreta, prostrato;
Il mio dolce tormento, come aringa di bronzo,
L’amore di un contadino e di un vegetale:

Questi sono i temi principali di cui parlo:
Una selezione di accozzaglie, medaglioni antichi scolpiti,
Smalti, pastelli pallidi, d’incisione rossa

Idoli dagli occhi grandi, il deludente fascino
Contadini di Brauwer, fanno caroselli, bevendo
Ci sono. Li prendi? Li vendo ad un prezzo basso.

Biografia

Figlio di un minatore olandese, Victor Godfried-Jan, ed è proprio per omaggiare le proprie origini olandesi che cambia il suo nome in Joris-Karl. Alla morte del padre, Joris-Karl viene trasferito in un collegio; la madre si risposa un anno dopo. Nel 1862 Huysmans si trasferisce a Parigi, per studiare al Lycée Saint-Louis, dove si diploma nel 1866. Ottiene un lavoro presso il Ministero degli Interni dove poi lavorerà tutta la vita.
Coltiva la sua passione per l’arte, svolgendo l’attività di critico per alcune riviste del settore. Nel 1876 abbandona gli studi intrapresi in Diritto e conosce Zola, con il quale entra subito in sintonia, ed entra a far parte del Gruppo dei Cinque, del quale fanno parte anche Guy de Maupassant, Gustave Flaubert e Edmond de Goncourt. Dopo la pubblicazione de L’Assommoir di Zola, è Huysmans a pubblicare il suo racconto Sac au dos, che verrà incluso, nel 1880, nella raccolta Les soirées de Médan, manifesto del movimento naturalista.
L’uscita nel 1882 di A vau l’eau (Alla deriva) mostra il primo distacco dal Naturalismo. La svolta sarà definitiva nel 1884, con la pubblicazione di À rebours (Controcorrente), destinato a sconvolgere una generazione di scrittori, allineando il personaggio, Des Esseintes, al filone dei protagonisti sconfitti del XX secolo: la sua fuga dalla realtà avviene con un’ermetica chiusura nell’estetismo, che si rivelerà una sconfitta nei confronti del tessuto sociale ed umano.

Nel 1890 inizia il suo interessamento per il mondo della magia e del satanismo, che lo porterà a stringere un rapporto con il noto satanista ed ex prete Joseph-Antoine Boullan e a pubblicare, nel 1891, Là-bas (L’abisso), romanzo-saggio sul satanismo.
Nello stesso anno entra in contatto con l’abbé Mugnier e, dopo un breve periodo di preghiera nell’abbazia di Igny, nel 1892 abbraccia la fede cattolica. Pubblica il suo romanzo En Route (In cammino), in cui ripercorre il proprio cammino spirituale
Nel 1898 pubblica La Cathédrale, incentrato sulla storia della Cattedrale di Chartres. Nel 1900 viene scelto come presidente della giuria della prima edizione del premio Goncourt.

Acuto osservatore dei fenomeni artistici e culturali della sua epoca, Huysmans è anche autore di due saggi di storia dell’arte. Certains (Taluni), una serie di biografie di artisti suoi contemporanei (Monet, Degas, Redon…) viste dall’occhio dello scrittore francese, ed il saggio Dall’impressionismo al simbolismo. Entrambi furono successivamente ritenuti dalla critica tra i più importanti saggi scritti sull’argomento.

Muore nel 1907, a Parigi, per un cancro alla gola, dopo essersi fatto oblato benedettino.

(traduzioni a cura di Antonella Taravella)


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