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Poeti siriani xiv

Creato il 13 aprile 2012 da Kengarags
POETI SIRIANI XIV

Daad Haddad

Che cosa sono queste distanze

Che cosa sono queste distanze,

questi vuoti?

Sono sola, corro

all’infinito,

nulla tranne lo stupore e l’assurdo,

nulla limita queste distanze,

non una mano amica,

non una mano che ama,

mi fermerò,

o... vita così vasta,

dove sono le tue mura,

le tue porte?

Dove sono i guardiani buoni della terra,

gli angeli sorridenti?

A volte cresco,

a volte rimpicciolisco...

Perfino i recinti e i rovi

sono scomparsi,

le luci spente,

è forse il deserto,

senza sabbia?

Sono forse i sogni,

e poi il risveglio?

Sono una bambina con nastri

colorati,

tesso il mio abito,

faccio la mia bambola,

ma,

a chi regalerò tutta questa bellezza?

Il mondo è arido e vasto,

e io corro all’infinito...

Tradotta da Fawzi Al Delmi; tratta dall’antologia, Selected Poems- Syria, Italy, Sweden, a cura di Khaled Soliman – Al Nassiry, Fawzi al Delmi, Jasem Mohamed,edita da COSV (Italy), Baghdad Café for Poetry and Music (Sweden), and Al Makan Art Association (Syria), in collaboration with Al Mutawasit (Cultural Exchange& reading development).

(1937- 1991) Nata a Latakiya, sulle rive del Mediterraneo, è morta a Damasco. Tra

queste due città è trascorsa tutta la sua vita. Ha studiato lingua araba all’università

di Damasco senza però conseguire la laurea, e si è dedicata allo studio delle lingue

francese e tedesco, ha studiato musica imparando a suonare alcuni strumenti.Daad

Haddad ha lavorato come giornalista e poi all’Ufficio centrale di Statistica. Infine si è

dedicata a tempo pieno alla scrittura e alla poesia.

Era una persona ricca di talento, suonava, dipingeva, scolpiva, ha scritto racconti

brevi per bambini e commedie teatrali.


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