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POF, PATTI, COMITATI E MOLTO ALTRO (di cui ignoravo l'esistenza)

Da Mammapiky @mammapiky

POF, PATTI, COMITATI E MOLTO ALTRO (di cui ignoravo l'esistenza) Sono passate oramai un paio di settimane da quando Cestino ha cominciato la Scuola Materna, l'attesa era piena di aspettative e qualche ansia, condita da lacrime, l'avevamo considerata ma la realtà ci ha sorpreso e tutto è avvenuto in maniera così naturale da farlo sembrare più un proseguimento che non un inizio. L'entusiasmo almeno per ora, è alle stelle e la sveglia mattutina, dopo i ritmi estivi, non ha creato traumi, anzi ha ripristinato il sonnellino pomeridiano, con grande soddisfazione per tutti. Io non ho ancora avuto modo di realizzare l'importanza del passaggio ma conto di farlo prima dell'inizio delle elementari.
Per ora sto solo anticipando di giorno in giorno il mio risveglio mattutino e pur essendo arrivata a un rispettabilissimo 6 e 45, l'organizzazione ha ancora bisogno di perfezionamenti. Tutto ok quindi, non siamo ancora all'ideale, ma ci stiamo lavorando ed io ho iniziato a barcamenarmi in questo nuovo mondo, rimanendone stupita. Varcando quel cancello, la prima cosa che ho notato è stata l'organizzazione in ogni cosa e l'idea che mi ero fatta, ricordandomi del mio asilo, si è rivelata molto distante dalla realtà. Meglio così, visto che son passati più di trent'anni! Oggi, a un passo dai 40, scopro l'esistenza del POF, che non è una parolaccia ma semplicemente il Programma di Offerta Formativa dell'Istituto, una sorta di biglietto da visita da seguire scrupolosamente e con tanto di uscite programmate, guidate da maestre coraggiose. Altra questione è il Patto di Corresponsabilità che mira a una collaborazione tra genitori e insegnanti per rendere proficuo il tempo passato in quelle aule. Poi c'è il Comitato mensa, gli incontri con uno psicologo (pare ce ne sia sempre bisogno!) e la recita di fine anno, che vedrà coinvolti tutti, minorenni e maggiorenni.  Un programma didattico vario e ricco che mi ha lasciato sorpresa e impegnata visto i numerosi foglietti e opuscoli da leggere e memorizzare, dove tutto ciò sta scritto.   "Fino all'anno scorso comunicavamo tutto a voce, da quest'anno, però mettiamo tutto nero su bianco" e con queste parole la coordinatrice scolastica ha troncato sul nascere qualsiasi fiammella polemica.   In più ci saranno i colloqui trimestrali e per un incontro extra, caso mai ce ne fosse necessario, dovremo inviare una richiesta scritta. Tutto sembra scandito da ritmi precisi e forse anche troppo formale per degli alunni che non son altro che bambini, ma la realtà è che di questo posto io mi son innamorata appena l'ho visto. Aule grandi, numerosi giochi, tanto verde intorno e soprattutto la sensazione positiva che ho avuto, nel conoscere le maestre, requisito essenziale per decidere che sì, Cestino lì sarebbe stato bene.   Questi in linea di massima gli aspetti più tecnici e didattici, che hanno una spiegazione, un fine e che rendono "seria" la vita di una scuola materna. Poi però c'è anche del ludico, dove la spiegazione e il fine sono molto più nebulosi, e dove di serio non c’è proprio niente. Il piazzale della scuola, nei due momenti fondamentali di entrata e di uscita, è testimone della crescita e dello sviluppo di un’intensa vita sociale, mondi di mamme e papà che s’incontrano ,“interagisco”, spesso litigano e dichiarano guerra alle Istituzioni. Ignoravo l’esistenza del movimento e non so se voglio appartenervi, ma di sicuro ci sarà di che stare allegri!
(fine prima parte)

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