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Poffare, che fortuna!

Creato il 21 aprile 2012 da Vidi

Poffare, che fortuna!Ora di ricreazione a scuola; i ragazzi giocherellano in aula mentre io correggo i compiti, fuori è primavera e tutto è sereno quando d'improvviso s'ode: 
'Ma che culo che tieni, Vicie'!'
' Maurizio! - esclamo con tono alto e veemente - Come ti permetti! Dire certe volgarità ad un compagno, e a scuola per giunta!!!'
' E mae' ma quillo ha vinto tutt'e ffigurine co' 'na scoppata sola!'

La scoppata consiste nel battere la mano aperta sul pavimento producendo uno spostamento d'aria che fa rigirare e cadere dal mazzetto posto accanto una parte delle figurine; quelle che cadono vengono vinte da chi ha fatt'o scuoppo. E in effetti Vincenzo aveva avuto un gran colpo di fortuna, perché con uno scoppio aveva rigirato quasi un intero mazzetto. L'esclamazione, insomma, aveva una giustificazione oggettiva , ma ci sono situazioni e soprattutto esclamazioni che un'insegnante non può far passare sotto silenzio, sicché ho ribadito ancor più veementemente:
'Non ti permettere di giustificarti sai! Hai usato un termine volgare e irrispettoso sia del luogo che delle persone che sono qui, e se anche avessi perduto il doppio di quelle figurine comunque non si sarebbe giustificata tanta volgarità di linguaggio! Chiedi scusa!
Silenzio, poi:
'Scusa maé, non lo dico più... però ti posso domandare 'na cosa?'
'Avanti domanda!' ribatto con un tono che tiene le distanze.
'Maé... siccome che non lo so, mi spieghi come si dice co' parole educate che  Vicienzo tène nu di'e culo?'

 


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