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Poi ci sarebbe la Nba

Creato il 08 giugno 2014 da Marcopress @gabbianone

Copio-incollo dalla bibbia di Sergione. Nel giorno in cui gli Spurs cercheranno il 2-0 e li vorrei spingere. Con sereno distacco da quando in Usa non esiste più l’infrazione di passi. Ma con somma ammirazione per Manu, erede della pallacanestro che fu.

Poi ci sarebbe la Nba. Che si gioca di notte e comunque le dirette del basket americano sono inguardabili per le pause disumane che comportano con time out oceanici, soprattutto nel finale quando per dire “forza ragazzi che ce la facciamo!” ci mettono cinque minuti di improbabili disegni di schemi che poi ovviamente mai vanno a buon fine. E allora dovrei guardare le repliche differite del giorno dopo. Sapendo il risultato. E mi sapete dire che gratificazione potrei avere nel guardare un gioco che non capisco e che mi sembra idiota con gente che fa tutto il contrario di quello che vorrei che facessero sapendo anche come va a finire? E infatti non guardo proprio. Sembra che in finale ci siano Miami e San Antonio. Beh, San Antonio è l’unica guardabile, per cui penso che qualcosa vedrò, ma solo se vincono. Non potrei infatti sopportare che succeda loro quanto successo l’anno scorso. Come sapete, infatti, sono un grandissimo tifoso di LeBron James e, se lui perde, mi dispero. O no? No, decisamente. A proposito, almeno sul mio blog, abbiate la decenza di non scomodare nomi di sommi giocatori accostandoli a quello suo perché ogni volta che leggo cose del genere ho conati di vomito. James è un talento fisico assolutamente debordante ed è devastante solamente per questo. Come giocatore è totalmente costruito senza un briciolo di vera creatività. Lo ammetto, costruito bene e che è indiscutibilmente progredito con gli anni, soprattutto in termini di leadership e di responsabilità, per cui ha cominciato a spostare sempre più equilibri. Ma per favore non bestemmiate paragonandolo a Jabbar, Magic, Larry o MJ, perché qui stiamo parlando di pianeti diversi. Se proprio volete paragonarlo a qualcuno, fatti gli aggiustamenti del caso, paragonatelo a Chamberlain.
Sergio Tavčar



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