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Points of view (sandro's post)

Creato il 18 febbraio 2010 da Marcob
Non ho mai messo in dubbio il fatto che le cose che imparo, e vedo, per strada siano effettivamente quelle che si vorrebbe far entrare nella testa della gente. Credo che molto spesso, se non sempre, ci siano due lingue, due culture e due modi di vivere completamente differenti l'uno dall'altro ma che coesistono senza sfiorarsi... Da una parte la cultura della scuola, dall'altra la cultura della strada.
Da una parte il modo di pensare che ci fa rispondere 'yes i am' 'How are you', dall'altro il 'yea mate' sparato di rimando alla medesima domanda. Non mi dilungherò sulle (inutili) analisi che questo coesistere di modus vivendi comporta all'atto pratico, ne cercherò di spiegare come, secondo me, un miscuglio di razze porti inevitabilmente alla semplificazione di una lingua, da una parte, e alla improcrastinabile obsolescenza dei concetti imparati sui libri di scuola, dall'altra. Quello che mi preme descrivere sono i mostri generati dalla spersonificazione di una cultura secolare, debole per la verità in Australia per ovvie ragioni, e le incomprensioni che nascono da una costola del 'semplice ad ogni costo' a livello linguistico. Giorni fa per motivi che non ricordo ho chiesto ad un conoscente la traduzione della parola 'buccia': lui mi risponde semplicemente 'skin'. Mosso più da incredulità che da curiosità sono andato a vedere nel vocabolario ed anche se la traduzione letterale corrisponde a 'peel' effettivamente si puó usare anche 'skin'. Il problema non è questo, anche in Italia sbagliando possiamo dire 'la pelle della pesca', il problema è che lui, come altri, conosceva solo ed unicamente la parola skin e pensava che fosse corretta. Penso che questo mostro lessicale, anzi lo temo, diventerà di uso corrente fra non molto tempo, come del resto altri esempi di termini che con il tempo in inglese, fortunatamente meno in italiano, hanno relegato la legittima proprietaria del significato di un termine al puro abbellimento dei libri in biblioteca. Mass media, meltin pot culturale e interesse per tutto meno che la cultura sono un enzima che amplifica e velocizza il tutto. Detto questo, vorrei dire che ci sono due diverse scuole di pensiero per quello che sarà il futuro della razza umana: da una parte gli ottimisti che affermano come fra mille anni l'uomo sarà senza pelo, senza dita dei piedi ma con un cervello enorme, dall'altra i pessimisti sicuri del fatto che l'uomo sarà senza pelo, senza le dita dei piedi ma talmente stupido da non riuscire nemmeno a cogliere una banana da un albero. Che ne sarà di noi dunque?
Se queste sono le premesse.......

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