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Poker cash su Zynga: una mossa azzeccata?

Da Poli @PoliPoker_

Zynga poker cashPoche settimane fà il CEO di Zynga Mark Pincus ha annunciato che nel primo semestre del 2013 il colosso dei social games lancerà le sue prime poker room in cui si potrà giocare in modalità cash.

Da molti è stata annunciata come una grande svolta, sia per il panorama dei giochi, sia per la stessa società californiana: le room di Zynga poker sono le più affollate al mondo e quindi Zynga non dovrà fare altro che attingere da questo suo enorme di bacino di utenti (che attualmente possono giocare solo in modalità fun) e trasformarne quanti più possibile in giocatori d’azzardo. Queste sono le premesse, cui vanno aggiunti tuttavia una serie di fattori di rischio che gli investitori stanno prendendo seriamente in considerazione: ricordiamo infatti che Zynga è quotata in borsa (ZNGA).

Un primo aspetto riguarda il quadro legislativo: il mercato più grande in teoria sarebbero gli Stati Uniti, dove tuttavia una legge federale rende illegale il poker online, ma allo stesso tempo i singoli stati possono decidere se legalizzare o meno il poker, scommesse e giochi di casinò all’interno dei propri confini. Però, al momento, sono pochi gli stati ad aver fatto questa scelta. Gli USA sono quindi un mercato da considerare per il futuro, mentre nel breve termine l’Europa è il continente su cui puntare. Il poker online è legale in diverse nazioni, ma proprio per questo ormai le posizioni di mercato si sono consolidate. C’è un grande dominatore che è Pokerstars, che controlla il 30-40% del mercato, ed una serie di player di medie dimensioni intorno al 5-10%, per non contare i piccoli operatori che viaggiano su percentuali ancora più ridotte.

Che cosa potrà fare Zynga in questo scenario? Dovrà confrontarsi con grossi brand noti nel mondo del poker cash, che a loro volta stanno investendo nel social gaming (come bwin.party), mentre sul suo stesso terreno Gamesys ha anticipato Zynga nel proporre giochi cash su Facebook. Insomma, quello che gli analisti temono è che gli utenti in Europa abbiano già fin troppe opzioni per il poker cash, per cui sarebbe bassa la capacità di Zynga di convertire la propria base di utenti in giocatori di poker con soldi veri. Alcuni ritengono che entro il 2014 la quota di mercato di Zynga non potrà superare il 5%.

L’aspetto più rischioso poi è che Zynga dovrà investire in un settore altamente regolato, per cui dovrà sviluppare nuove competenze, oppure instaurare una partnership con player che hanno una maggiore esperienza: se questo da un lato diminuirà i rischi, dall’altro significherà minori possibilità di profitto. Profitto che potrebbe anche scendere nei settori in cui tradizionalmente Zynga è leader: noi sappiamo che il poker è un gioco di strategia, ma l’immagine di Zynga potrebbe risentirne ed essere legata al gioco d’azzardo, quindi una immagine addirittura opposta a quella attuale, legata ai social games. Insomma, attendiamo con curiosità che cosa potrà riservarci Zynga sul fronte poker, ma anche come saprà muoversi la società in una scelta non certo facile.


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