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Poker Online: Il Belgio dovrà rispondere alla Commissione Europea

Da Poli @PoliPoker_

Commissione Europea chiede spiegazioni al Belga sulla normativa in materia di poker onlineLa notizia era nell’aria già da qualche tempo, ma l’ufficializzazione si è avuta solo in questi giorni. La Commissione Europea ha rilasciato infatti recentemente un comunicato stampa in cui si avvertono le Autorità del Belgio della necessità, definita stringente, di soddisfare le richieste della Commissione stessa in merito all’informativa sulle normative nazionali in gioco.

La richiesta era già stata formulata, anche se in termini piuttosto diversi, già diverso tempo fa e comunque rientra tra le richieste che la Commissione ha fatto a molti Stati Membri nell’ottica del Mercato Unico Europeo del gaming online.

Le Autorità del Paese dovranno dunque dare pronta risposta alla Commissione ed è probabile che prima della fine dell’anno ci saranno i primi riscontri. L’intervento della Commissione Europea sulla normativa Belga  in questo momento non può dirsi certo casuale; come vi avevamo riportato alcune settimane fa, molti si aspettavano che l’UE facesse il primo passo nella vicenda del fermo di Norbert Teufelberger, CEO di Bwin-Party, arrestato in Belgio alcune settimane fa.

Il provvedimento, dovuto all’assenza della licenza per operare nella Nazione, aveva suscitato perplessità e proteste e portato alla redazione di una lettera aperta firmata da molti rappresentati del settore del gaming online e pubblicata sul Financial Times.

Se è vero che, come molti affermano, si tratta di una richiesta a scopo informativo, è anche vero che si tratta comunque di un precedente al quale la stesa Commissione ha dato un insolito risalto. E’ probabile che “ l’affaire Teufelberger” abbia avuto il suo riflesso sulla presa di posizione della Commissione, fatto sta che il Belgio si trova a dover raccogliere dati ed informazioni precisi in poco meno di un mese.

L’Unione Europea è ormai avviata verso la creazione di una liquidità internazionale per il poker online e nella redazione di un sistema quanto più possibile omogeneo in tutto il settore del gaming online. Questo il principale motivo della richiesta ma secondo parte della stampa le informazioni andrebbero anche appannaggio di Bwin.Party che potrebbe rivolgersi alla Corte di Giustizia in merito ai provvedimenti contro il suo amministratore delegato.

La vicenda va dunque avanti e si dovrà attendere solo qualche settimana per conoscerne gli esiti; nel frattempo anche gli incontri tra i Membri dell’Unione continuano ed è molto probabile che avremo un’idea della normativa futura del settore già nei primi mesi del 2013.

 


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