Il poker online è un settore che ha spesso fatto da apripista per interessanti novità nel mercato del gaming online, soprattutto se pensiamo al connubio con l’Hi Tech e il social networking.
L’Hi-Tech è una realtà del poker online in Italia e la tecnologia ha permesso al gioco di fare passi da gigante da punto di vista della popolarità e accessibilità, passando dal PC al Mobile gaming con moltissime società del settore offrendo applicazioni mobili per giocare in real money.
Non tutti i giocatori tuttavia apprezzano questa invasione della tecnologia in un gioco antichissimo ed ancora molto amato nella sua veste più tradizionale.
Ci sono ad esempio players che non gradiscono affatto l’infiltrazione di Facebook e dei vari social network nel poker online; i motivi sono tanti, primo fra tutti la diffusione estrema del gioco anche tra chi non è assolutamente in grado di avvicinarsene in modo corretto. Da questo punto di vista molti esperti concordano con i giocatori.
Robert Lefever, Direttore fondatore del Promis Recovery Centre, struttura che opera nell’ambito del recupero di persone con dipendenza dal gioco d’azzardo, ha espresso la sua preoccupazione dichiarando che l’apertura di Facebook al gambling è un modo cinico per l’industria del gioco di trovare nuovi mercati e far percepire il gioco d’azzardo socialmente accettabile.
Un portavoce di Facebook, in risposta alle critiche, ha dichiarato: L’impegno a fornire un’esperienza di gioco sicura e appropriata per i nostri users adolescenti è un principio fondamentale di Facebook e presupporre che l’azienda possa prendere decisioni cosi importanti senza valutare con attenzione l’impatto sul pubblico, è francamente offensiva per le centinaia di persone che ogni giorno lavorano per la sicurezza dei bambini e dei loro genitori.
Se prima di Internet il poker rimaneva un gioco confinato all’interno della professionalità individuale, al momento è alla portata di tutti e questo ha portato ad averne una concezione superficiale che può anche diventare pericolosa.
Il poker infatti va considerato uno sport, una disciplina di abilità per vincere alla quale occorre impegno, dedizione, serietà e fatica e mai dovrebbe passare il messaggio che sia davvero accessibile a tutti.
Ovviamente c’è il rovescio della medaglia; la diffusione del poker online, prima grazie ai grandi eventi televisivi trasmessi in streaming e poi con lo sbarco sui canali televisivi e su Tablet e Smartphone, ha fatto e si che questo sport emergesse anche dal punto di vista legislativo, un aspetto in precedenza molto trascurato, relativamente al quale l’Italia si è proposta pioniera facendo scuola nei paesi europei e alla quale anche alcuni stati americani guardano con attenzione.
Dopo il boom del poker, le istituzioni sono state costrette a riconoscerne l’importanza come fenomeno socio-culturale e quindi ad affrontarlo anche a livello normativo e fiscale. Tutto ciò ha portato alla situazione odierna con una buona regolamentazione delle poker room e tutela dei players.
Passi importanti rimangono da compiere per la regolamentazione del poker live e, relativamente al poker onilne, sulla pressione fiscale e condivisione della liquidità internazionale.
Insomma la tecnologia ha i suoi pro ed i suoi contro, ma a conti fatti quello che resta davvero importante è amare il poker e continuare a giocare in modo responsabile e con la testa ben piazzata sulle spalle.