Sabato scorso la Poker Player Alliance (PPA) ha tenuto una riunione presso il Rio Casinò di Las Vegas dove sono in corso le World Series of Poker 2012. Nel corso dell’incontro sono intervenuti il membro del Congresso e sostenitore di una legislazione federale per il poker online, Joe Barton, ed alcuni membri della PPA, Linda Johnson, John Pappas e Rich Muny.
Nel suo intervento Barton ha parlato della HR 2366, sulla sua proposta di legge sul proibizionismo del gioco d’azzardo, sulla tutela dei giocatori di poker online e sul rafforzamento dell’UIGEA, affermando che, nonostante Fred Upton (presidente dell’House Energy and Commerce Committee), possa avere qualche difficoltà nel sostenere il suo disegno di legge a causa della delicata situazione politica, il Congresso americano sembra piuttosto recettivo.
Abbiamo i voti alla Camera, qualora di vada al voto ed ha successivamente paragonato la situazione del disegno di legge a quella di un semaforo giallo che può diventare rosso oppure verde. E’ possibile!
Tuttavia Barton ha avvertito che se il disegno di legge non avanza in modo regolare durante il mese di luglio, la sua discussione ed eventuale approvazione avverrà solo dopo le elezioni presidenziali
Dal canto suo il direttore esecutivo della PPA, John Pappas, ha fornito, invece, la sua visione delle attuali iniziative legislative degli Stati Uniti. Secondo quest’ultimo il Nevada rappresenta un modello per gli altri stati interessati alla regolamentazione del poker online, mentre sul versante opposto si pone la California, alle prese con lotte intestine e interessi antagonisti. Nonostante ciò la California, per via del numero di giocatori presenti, rappresenta uno Stato importante per il successo del poker online negli Stati Uniti.
Sempre secondo Pappas il modello di una legislazione state-by-state che si sta delineando appare molto preoccupante in quanto va contro l’interesse dei giocatori di poker: un mercato statale limita la concorrenza rispetto ad un mercato caratterizzato da una struttura aperta.
Inoltre un altro problema della regolamentazione state-by-state riguarda i limiti di liquidità che questa comporterebbe a cui si andrebbero ad aggiungere i problemi degli istituti finanziari nell’elaborazione dei pagamenti.
Pappas ha anche affermato che la PPA ha indicato al legislatore che occorre lavorare sul tema della protezione del giocatore.
Infine, quando gli è stato chiesto se a PokerStars sarebbe stato permesso nuovamente di agire nel mercato americano, Pappas ha dichiarato che a suo avviso sarebbe incostituzionale imporre tale restrizione al leader del mercato del poker online senza che vi sia stata una condanna penale, precisando che, come per tutte le altre sale da poker che intendano entrare nel mercato, anch’essa dovrà fare regolare richiesta di licenza.