Recensione
- Irond
- Anno: 2015
Torniamo a parlare di metallo forgiato nella madre Russia, per molti provincia della nostra musica preferita, ed invece da anni cilindro da cui escono coniglietti diabolici, dediti ad infuocare la fredda terra sovietica.
La Metal Scrap Records questa volta va sul sicuro e ci propone questa band nata solo un paio di anni fa, con un ep (Terror Is The Law) già edito e tanta voglia di spaccare con un thrash metal figlio del periodo ottantiano, irrobustito da buone soluzioni death.
Con una buona esperienza dal vivo con act del calibro di Sepultura, Overkill, e Children Of Bodom, i Pokerface dopo l’uscita dell’album hanno affiancato addirittura sua maestà Dave Mustaine ed i suoi Megadeth, segno che qualcuno crede nel quintetto.
Quella bestia ferita che sentirete urlare la sua rabbia e dolore nel microfono non è un uomo, ma bensì una graziosa fanciulla, con tutte le carte in regole per seguire le orme di Angela Gossow e compagnia di ragazze terribili, una forza della natura che di nome fa Delirium e che vi investirà con una prova da far impallidire tanti maschietti con la pretesa di cantare in una metal band.
Detto della singer, Divide And Rule risulta un buon album di genere, old school, ma prodotto bene, suonato discretamente e con soluzioni ritmiche e chitarristiche sufficientemente convincenti; certo, siamo nel già sentito, le influenze del gruppo escono prepotentemente dai solchi dei brani che lasciano trasparire tutta la devozione per gli Slayer, i Venom e la triade teutonica Sodom/Kreator/Destruction.
Ma questo primo lavoro sulla lunga distanza si fa apprezzare per l’aggressività e la rabbia mai doma, con qualche buon spunto death che ringiovanisce di qualche anno il sound, mantenendo un approccio classico al genere.
L’arpeggio accompagnato dai tasti d’avorio funge d’apertura, non solo all’opener All Is Lie, ma a tutto l’album che, dal secondo numero quarantotto in poi, esplode in un delirio di metal estremo e non si ferma più.
Qualche buona ripartenza, velocità elevata e chitarre che sparano chiodi e attaccano al muro, sono le peculiarità dei brani, ma è indubbio che la parte del leone la fa l’indiavolata vocalist, davvero incontenibile sul tappeto metallico orchestrato dai suoi compari.
Botta di vita da spararsi tutta d’un fiato, Divide And Rule non delude certo gli amanti di queste sonorità, ne sentiremo ancora parlare dei Pokerface, scommettiamo?
TRACKLIST
1. All is Lie
2.Kingdom of Hate
3.The Chessboard Killer
4.Existence
5.Into the Inferno
6.Human Control
7.Age of Terrorism
8.Killed by Me
9.Shut Up!
10.Divide and Rule
LINE-UP
Delirium-vocals
Nick-lead guitars
Maniac-lead guitars
DedMoroz-bass
Doctor-drums