PokerStars acquista Full Tilt Poker! Quali conseguenze per il mercato e per i players?

Sembra che PokerStars abbia raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia statunitense con oggetto l’acquisto di Full Tilt Poker e il rimborso integrale di tutti i giocatori.

Innegabile che notizie del genere siano la gioia di siti e blogs di informazione del poker world, ma per coloro che hanno un interesse finanziario dev’essere alquanto frustrante sapere che l’accordo tra il Groupe Bernard Tapie e Il DoJ sia saltato proprio quando tutti credevano fosse un deal done.

GBT ha rilasciato un comunicato ufficiale nel quale spiega le ragioni del collasso delle trattative.

Il mancato accordo è dovuto sostanzialmente alla condizione imposta dal DoJ del rimborso per intero dei players entro 90 giorni dalla rilancio della poker room e alle difficoltà legali che potrebbero incontrarsi considerando che gli assets della società FTP sono ubicati al di fuori della giurisdizione americana e dunque giudici non americani potrebbero considerare tali accordi fraudolenti e dunque non validi.

Il comunicato stampa conferma inoltre i rumors di un interessamento di PokerStars all’acquisto di Full Tilt Poker e di un accordo con il DoJ. Qualora la notizia fosse vera, immaginiamo PokerStars sia determinata ad accettare i rischi finanziari e legali di cui sopra.

E’ inutile dire che che i dettagli della transazione non siano stati resi noti e che nessuna dichiarazione ufficiale da parte dei diretti interessati  è stata rilasciata. Notizie ufficiose sono apparse inizialmente sul forum 2+2, confermate in un secondo momento da Pokerfuse.com.

Alex Dreyfus, Amministratore Delegato di Gaming Chili, ha pubblicato su Twitter che PokerStars ha pagato 750 milioni di dollari per l’acquisizione di Full Tilt Poker, 330 dei quali serviranno per rimborsare per intero i giocatori.

I restanti 420 milioni di dollari sembra saranno utilizzati per regolare i conti con il Dipartimento di Giustizia americano e permettere ad entrambe le poker rooms di tornare live nel mercato americano del poker online. Nessuna menzione è fatta circa gli indagati del Black Friday e su come questo accordo possa incidere sulla strategia di difesa processuale.

Nonostante un accordo del genere possa sembrare impossibile e in deroga alla certezza della legge, il DoJ è già scesa a compromessi nel 2006 con altri due players del mercato del poker online statunitense, PartyPoker e Neteller, i quali sborsaro milioni di dollari e lasciarono il mercato per evitare pene pesantissime.

Perchè PokerStars è pronta a sborsare 750 milioni di dollari?

Due le ragioni principali:

1)   Posizione monopolistica. Acquistare la poker room che rappresentava il concorrente maggiore pre-Black Friday, il cui software fa gola a tutti i big players del mercato del poker online intenazionale, tra cui 888 e Bwin.Party, i quali hanno recentemente fatto offerte milionarie per il suo acquisto, consacrerebbe la posizione dominante di PokerStars.

2)   La possibilità di raggiungere un accordo con il DoJ, simile a quello già siglato nel 2006 con PartyPoker, il quale potrebbe far cadere i capi di accusa pendenti e riaprire il mercato americano. PokerStars sarebbe dunque libera di chiudere accordi di joint venture con casinò statunitensi e rientrare nel mercato americano, non con una, ma entrambe le poker rooms che dominavano il poker online US prima del 15 aprile 2011.

PokerStars è la poker room più grande del mondo e con una forza finanziaria impressionati che le permetterebbe il rimborso dei 300 milioni di dollari in una questione di settimane, piuttosto dei 90 giorni richiesti dal DoJ.

Nel breve periodo la poker economy potrebbe beneficiare moltissimo dall’accordo e dall’immissione dei $300 milioni, molti dei quali verrebbero reinvestiti immediatamente per finanziarie buy-ins del circuito live, in forte sofferenza negli ultimi mesi.

E nel lungo periodo? Qualora PokerStars dovesse realmente acquisire FTP, quale sarà lo scenario del poker online internazionale dominato dalla posizione monopolistica di Stars? E’ possibile che le lobby americane, a mio avviso dietro la strategica pulizia di mercato degli ultimi tempi (Black Friday), resteranno a guardare inermi PokerStars riguadagnare la posizione dominante pre 15/04/2011, se non maggiore. Quale il significato degli investimenti milionari di Bwin.Party e  888 per chiudere accordi di join venture nel mercato US?

Queste sono domande alle quali troveremo risposta nelle prossime settimane.

La partita FTP potrebbe essere far from over.