I giocatori di PokerStars stanno ricevendo e-mails che suggeriscono un interesse della poker room più grande del mondo in altri settori del mercato gambling online, ed in particolare sport betting e casinò online.
Nelle e-mails viene chiesto loro di partecipare ad un sondaggio online. Tra le domande a cui Stars cerca risposta il loro eventuale interesse in sport betting, casino e forex.
Ad una eventuale risposta positiva, un’altra domanda chiede quale servizio di betting o casinò hanno utilizzato in passato (suggerendo una lista di compagnie operanti in Europa e chiedendo di indicarne una) e su quale hanno utilizzato mobile devices.
L’improvviso interesse (che credo tanto improvviso non sia dato che è un’espansione naturale del range di prodotti nel mercato del gambling online) pome ancora maggior pressione nei confronti di società pubbliche che operano nel settore e che già ora devono fare i conti con share price in picchiata, come nel caso di Bwin.party, diretta conseguenza del deal che si spera chiuda positivamente il caso Black Friday per milioni players di Full Tilt.
Dopo l’accordo con il DoJ,PokerStars ha redendo la sua posizione giudirica negli USA e acquisito l’asset del suo ex maggior competitor che gli consentirà di aumentare in modo esponenziale la quota di mercato globale del poker online e del mercato USA, una volta che verrà regolamentato.
Una volta consolidato il potere quasi monopolistico nel poker online, PokerStars ha voglia di espandersi su altri rami per capitalizzare sull’enorme liquidità di cui gode e che ha saputo costruire grazie a scelte di business etico, tese alla tutela dei propri clienti, piuttosto che esclusivamente al tornaconto della propria classe dirigente.
Credete PokerStars possa replicare il business model su altri settori del gambling online considerando che il mercato sport betting e casino online europeo è molto competitivo con decine di brands che vantano un’ esperienza decennale?