Tre anni fa il mio fotografo di fiducia alla mia richiesta di acquistare una polaroid usata mi sconsigliò vivamente in quanto l'azienda ormai prossima al fallimento avrebbe lì a poco smesso anche la produzione dei rullini come era già accaduto con la macchina fotografica. Io sono rimasta sconcertata, mi sembrava impossibile che fosse finita davvero l'era della Polaroid. Finita la magia del vedere affiorare l'immagine nel quadratino di plastica.
A monte del fallimento sta forse il fatto che la magia non stava nell'oggetto in se ma nella gratificazione istantanea del rivedersi, quella magia che oggi troviamo nel display delle macchinette digitali.
Questa è la morale triste di una bella storia iniziata nel 1937 ad opera di Edwin H. Land che nel 1948 produsse la prima Polaroid: Model95. L'impresa aumentava i profitti ogni anno grazie anche ad un marketing intuitivo dove ogni nuovo modello veniva spedito in dono ad un grande fotografo con l'impegno di riceverne in cambio qualche foto firmata. Così la Polaroid è diventata prima moda e poi arte. Proprio queste "opere" di Warhol, Hockney etc... verranno messe all'asta per pagare i creditori.
Cosa aggiungere ancora?
Forse che per me il fascino della Polaroid è rimasto intatto e mai sarà superato da un display a colori. In quell'attimo tra uscita e sviluppo c'è tutto un mondo di attesa e curiosità che oggi stà muorendo insieme alle ultime Polaroid.