«Chi sia quell’uomo, Isa Polenghi non lo sa ancora: l’intenzione del misterioso ladro, ipotizza lei contando di trovare nuovi elementi, sembrava quella di voler mettere le mani su immagini sensibili, forse della stessa persona da cui è partito il colpo». L’inchiesta peró starebbe facendo passi avanti, e secondo quanto scrive Alessio Fraticcioli sul “Fatto quotidiano” e il sito “Asia blog” (che gestisce personalmente), i filmati ed i testimoni oculari attestano che Fabio Polenghi é stato ucciso da un colpo di arma da fuoco mentre si trovava tra i manifestanti che indietreggiavano all’avanzare dei soldati.
Il fororeporter ucciso
«Il Metropolitan Police Bureau di Bangkok», prosegue Fraticcioli, «ha concluso che gli assassini di Polenghi non furono i “terroristi” rossi di cui parlava l’ex vice primo ministro, ma i soldati che il suo governo utilizzò per sparare sui manifestanti». Quindi l’articolo «Thailandia, due anni fa l’omicidio di Polenghi. L’inchiesta: “Ucciso dai soldati”» spiega come «il legale della famiglia Polenghi, in un’intervista a Der Spiegel dell’11.5.2011 dichiarò di avere le prove che i soldati ricevettero l’ordine di sparare ai giornalisti».
«Perché non si ripetano tragedie come quella di Fabio. Perché chi vuole testimoniare, raccontare quello che accade nel mondo con impegno sociale e civile, non debba morire per questo», come é scritto sullo website dedicato al professionista.
(Francesco Giappichini)