O policromatismo o Polychromatism, che è il titolo della personale dedicata a Stephen Ormandy che fino al venticinque del mese viene ospitata alla Tim Olsen Gallery (www.timolsengallery.com) nel cuore del quartiere artistico di Sydney, Woollahra. Digressione, mi sono resa conto che manca una categoria, che aggiungo adesso: arte – e se vagolo per la città mi capita spesso di entrare in una galleria, di curiosare in un atelier, di visitare una mostra (la moglie del mostro, meglio dire exhibition) o di imbattermi in un’installazione. Quindi arte, qualsiasi tipo di arte: forografia, pittura, scultura, video, grafica. Ed è proprio grafica la solo exhibition – torno all’origine del post – dedicata a Stephen Ormandy, una delle menti creative di Dinosaurs Design (www.dinosaurdesigns.com.au) – il team di design australiano più rinomato in Europa. Stephen è un artista/designer capace di trasferire la sua sensibilità per colore, forme e natura in modo trasversale sia nell’arte, che nel design, nella grafica, nella scultura e anche nel textile e nei gioielli. E racconta proprio questo l’esposizione da Tim Olsen, dove sono esposti di disegni grafici e per la prima volta delle sculture di resina multicolor. Un crossing tra 2D e 3D, dove il denominatore comune rimane sempre, inesorabilmente il tema del colore – uniforme, compatto, solido, acceso, vivace – e le forme organiche, curve, soffici ma geometriche e decise al tempo stesso. Una piccola ma vibrante esperienza, dove è costante il dialogo tra le diverse forme, materiali e superfici. Interessanti ed inspiring le nuances, vibranti e accese. Bello essere turisti e capitare da Tim Olsen. Like it: design, grafica, scultura, ricerca del colore, ma anche natura e allegria.