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di Rina Brundu. Domata la protesta forconiana, demonizzato il Grillo-pensiero sui giornali-che-contano, tenuto a battesimo il renzismo e riconfermata, sulla poltrona-traballante, la vocazione “ad interim” del lettismo, non mi riusciva di capire da dove avrebbe ricominciato la Politica con la P maiuscola nell’Anno Domini 2014.
Certamente non si poteva speculare che si sarebbe ricominciato da zero (magari!), tanto più che le macerie prodotte nel 2013 bloccheranno le strade per molto altro tempo ancora. E poi ci sarà da seppellire i morti nobili e ideali: la sinistra e la destra prima degli altri. Il tristissimo status-quo, mi ricordava per lo più scenari da terra desolata eliotiana, con tempi meteorologici da aprile mese crudele, e tempi storici da fine guerra mondiale, abitati da reduci che sono fantasmi e da masse infuriate dotate di tridenti acuminati tutti tendenti verso i deretani più incauti.
Fortuna ha però voluto che sintonizzandomi quest’oggi sulla prima rete dell’italico servizio pubblico televisivo, dove andava in onda l’ennesima puntata del gossiparo programma L’Arena, condotto da Massimo Giletti, i dubbi si siano magicamente risolti. A risolverli ha contribuito grandemente l’analisi mediatica, in chiave similpolitica, del “fenomeno Dudù” (per intenderci, il cagnolino di Francesca Pascale, diventato, suo malgrado, il secondo signore di Arcore), con tanto di approfondimento critico e nobilitante filmato di repertorio tratto dalla miliardesima puntata della telenovela “Anche i Vespa piangono”, dedicata ad un’altra presentazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa.
Nel filmato (sotto), a testuale domanda di Bruno Vespa, Silvio Berlusconi ha risposto che effettivamente Dudù ha aperto un suo profilo Facebook e al tempo in cui si parlava aveva già concesso la sua amicizia a circa 600 tra bipedi e quadrupedi. Dopo di che Berlusconi ha raccontato di come l’arrivo di Dudù abbia sensibilmente migliorato l’atmosfera casalinga in quel di Arcole e ha confermato che si tratta di cane veramente simpatico; l’ex Premier ha inoltre ricordato, con la dialettica e la prontezza che lo contraddistingono, che benché egli non permetta a Dudù di salire sul letto, o di dormire sotto le coperte, il 30% degli Italiani (così vorrebbero gli ultimi sondaggi), non esiterebbe a concedere questo privilegio ai loro amici a quattro zampe.
Prove tecniche di premieraggio per Dudù? Una benedizione politica ante-litteram del padre nobile? Che il 2014 sia veramente l’anno in cui si farà l’agognato salto qualitativo dirigenziale, passando dall’attuale Terra Desolata alla rinnovata e rampante Repubblica di Dudù? Il dubbio mi assilla. Ma, nel dubbio, e parafrasando la spumeggiante Luciana Littizzetto sanremese: “Non so perché, mi viene un urgente, incontenibile bisogno di dire “Che culo!”. Pardon, alea iacta est!
Link Youtube alla video-presentazione vespiana.
Featured image, Thomas Stearns Eliot nel 1923.
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