
Vincenzo Gullace
L’Opinione
di Vincenzo Gullace
In queste fasi concitate della vita politica italiana, se si vuole essere obiettivi e coerenti, emerge solo un dato rilevante che non è la fiducia al governo salvelox Letta, e non è nemmeno la possibile spaccatura all’interno del Popolo della Libertà; l’unico dato veramente rilevante è l’ennesima vittoria personale di Berlusconi .
Da una parte il patron del P.d.L. ottiene una selezione naturale in casa propria , e dall’altra si conferma l’unica alternativa alla sinistra e affini , made in italy e Unione Europea .
Dal 28 aprile di quest’anno, ha assicurato l’appoggio al governo guidato da Letta, in una fase di totale confusione istituzionale, ponendo però delle condizioni per mantenere il fondamentale sostegno , relative ad una rivisitazione di parte dell’odiosa I.M.U. e con l’impegno a non aumentare l’aliquota I.V.A. .
Berlusconi dinanzi ad un governo statico e inconcludente e ad un parlamento disordinato e preoccupato solo di andare avanti pur di salvare il vitalizio, impegnato solo a studiare il modo migliore per estrometterlo dalla vita politica attiva, e a varare una pretestuosa legge sull’omofobia, ha tentato di staccare la spina della bombola di ossigeno a cui da cinque mesi è attaccato questo anomalo esecutivo di separati conviventi, dato che l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto era ormai miseramente certo, per ridare voce agli elettori in perfetta e pacifica applicazione dei più elementari principi di democrazia garantiti dalla Costituzione .
Ebbene, dopo aver preso atto dell’attualità del malvezzo italiano, molto diffuso in parlamento , di prediligere la poltrona oggi piuttosto che avere uno sgabello domani, e davanti ad un plotone di miliziani iscarioti, alcuni riciclati per loro buona sorte, altri creati dal niente, che si è dissociato non dal loro leader come vorrebbero far credere per guadagnare punti , ma dalla linea politica del loro partito, capitan Berlusconi ha colto per l’ennesima volta tutti di sorpresa annunciando personalmente il voto di fiducia ad un governo nato solo dalla mente di Napolitano e non dal consenso popolare .
Probabilmente la maggior parte dei cosiddetti politologi e opinionistirivedranno le loro opinioni, che li vedono in questi giorni tutti allineati eimpegnati nel comporre il necrologio politico di Berlusconi con abbondanza di titoli e commenti su giornali e telegiornali che mostrano un uomo sconfitto, disperato e morto politicamente .
Il mio pensiero a riguardo e che costoro si illudano perché la realtà è un’altra e vede agli occhi della gente l’ultimo dei liberali, passato dal socialismo, più forte di prima grazie ad un accanimento dedicato senza precedenti nella nostra travagliata storia repubblicana e ad una politica incentrata sullo scontro personale senza regole e a scapito del Paese.
Nonostante il consiglio di amministrazione del P.D.L. sia composto da mezze tacche incompetenti e opportuniste , ha vinto ancora la linea delPresidente che, forse non avrà vinto in parlamento, ma nell’opinione pubblica certamente si.
Gli elettori non hanno votato Alfano, Formigoni, Cicchitto o Giovanardi, hanno votato Berlusconi che ancora una volta dimostra di avere quando sollecitato dagli eventi , malgrado imprudenti leggerezze e vizi puerili non edificanti per chi ricopre importanti cariche pubbliche, sufficiente senso istituzionale che ormai è sempre più raro nel mondo della politica italiano e l’elettorato di centro destra, oggi più di prima, farà scudo attorno al “ povero “Berlusconi, perché il populismo non è peccato se porta risultato.
In sintesi gli elettori , alla luce dei fatti, non potranno fare altro che riconoscere a Berlusconi il coraggio di saper fare un passo indietro quando necessario, e proverà compassione per i continui attacchi a cui è soggetto da ogni parte.
Dall’altra parte della barricata il Partito Democratico non ne azzecca una, potevano e dovevano puntare tutto sull’effetto Renzi prima che si scoprisse la sua fragilità politica e la mediocrità come sindaco di Firenze, e ora si affidano ad uno sconclusionato Epifani per tenere in piedi l’azienda, dopo aver pensionato anzitempo anche Bersani dopo aver fatto la stessa cosa conFassino, Prodi, Veltroni, Franceschini .
Più che a un partito politico il P.D. somiglia sempre più ad un partito carriola dove dentro puoi trovare di tutto , come una volta si diceva della Democrazia Cristiana , ma almeno la D.C. aveva un’identità e una dignità di partitoe allora forse è più appropriato definire il P.D. carriola di partito!
Sono ossessionati da Berlusconi e dimenticano l’Italia; lo metterebbero al rogo senza esitazione ma governano con lui; aizzano le piazze delle città attraverso i sindacati solo quando al governo c’è il centro destra e quelle virtuali con una quantità notevole di testate giornalistiche on line e blog controBerlusconi e il centro destra , ma quando sono loro a governare tutto tace, tutto funziona e il debito pubblico intanto sale vertiginosamente e lavorano solo gli iscritti, o i figli degli iscritti al partito o al sindacato.
Invocano la teologia della liberazione per ottenere simpatia e maggiori consensi da una parte della Chiesa e scomunicare mediaticamente il diavoloBerlusconi, ma poi scendono a patti con tutti quelli che la teologia della liberazione la getterebbero volentieri nella spazzatura per non dire peggio .
Invocano etica e morale , ma non sono immuni da scandali di ogni genere .
Intanto il Paese arranca e la disoccupazione aumenta; il disagio economico e sociale è sempre più alto; le famiglie tradizionali, straordinaria sintesi di amore e sacrificio, condivisione e responsabilità, si frantumano sotto i colpi devastanti di un disinteresse generale, che in talune circostanze assume i connotati del disprezzo; si delinque sempre di più per sopravvivere e le imprese e le famiglie chiudono per rapina …. di Stato.