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Politiche verdi per l'Africa oggi è improrogabile necessità in relazione ai mutamenti climatici

Creato il 29 aprile 2015 da Marianna06

 

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La questione del cambiamento climatico “deve essere presa in considerazione” nello sviluppo delle infrastrutture in Africa. Lo ha sostenuto il Commissario dell’Unione Africana per le Infrastrutture e l’energia, Elham Ibrahim, nel corso dello ‘African resilient infrastructure summit’ in corso ad Addis Abeba.

Le future linee di sviluppo del continente, ha dichiarato Ibrahim, dovranno essere “a basse emissioni di carbonio”. Questo malgrado le sfide per la crescita rappresentate da “economie ed istituzioni deboli, povertà diffusa, limitate risorse umane, finanziarie e tecniche, conflitti e strutture sociali inadeguate”.

Tutti questi fattori, ha infatti spiegato la responsabile dell’energia, rendono l’Africa più vulnerabile al cambiamento climatico.

Sul tema, i paesi del continente stanno elaborando le proprie posizioni in vista del vertice di Parigi, il prossimo dicembre. In Francia, 196 paesi dovranno firmare un nuovo accordo globale sul contrasto ai mutamenti del clima.

Negli ultimi anni le nazioni africane hanno mostrato di oscillare tra rivendicazioni di maggiori spazi per lo sviluppo economico – e dunque minori limiti, ad esempio, alle emissioni di gas serra – e la consapevolezza dei danni causati dalla mancata prevenzione del cambiamento climatico.

Secondo i dati della Banca africana di sviluppo, il rischio è che, in mancanza di contromisure, il fenomeno costi all’Africa il 3% del prodotto interno lordo nei prossimi 15 anni.

 

        a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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