di Paolo Cardenà - Cari politici italioti e finti statisti, avete davvero a cuore le sorti dell’Italia e delle generazioni future? Ebbene, andate in esilio proprio come i Savoia. La storia ve ne renderà omaggio. Se non volete farlo per amor patrio, fatelo almeno per il futuro dei vostri e dei nostri figli, che saranno gli unici chiamati a pagare i vostri misfatti e i vostri soprusi. Altrimenti, la storia racconterà che, grazie al vostro pressapochismo, alla vostra incompetenza, alle vostre ruberie e a tutto ciò di cui vi siete macchiati in questi anni, siete gli unici artefici di questo disastro. Del disastro italiano per ora, e ben presto, anche grazie alla dottrina di austerità del Quarto Reich che state sostenendo, avrete anche la responsabilità del collasso europeo e, conseguentemente, di una crisi senza precedenti in un continente di mezzo miliardo di persone.
Tra le tante cose di cui vi siete macchiati, senza alcuna competenza al riguardo e in assenza di ogni consapevolezza sulle dinamiche e sulle nefaste conseguenze che si potranno generare, avete avuto la capacita di votare una riforma costituzionale introducendo il c.d. principio del pareggio di bilancio che recepisce gli elementi cardine del Fiscal Compact imposto dai tedeschi, e che avrà effetti socialmente ed economicamente distruttivi per tutta la nazione e per gran parte del continente. Lo avete fatto in tempi record: pur non essendo stati investiti da un mandato popolare idoneo a conferirvi l’autorità necessaria. In altre parole, nel giro di poche settimane, avete avuto il coraggio di ipotecare il futuro di una nazione e delle generazioni che verranno, ribaltando su di queste l’onere di pagare i trent’anni di mal governo di cui siete stati protagonisti e che hanno portato una nazione al collasso, anche grazie ai giochi di palazzo che avete ordito per riservarvi i privilegi nobiliari che vi siete garantiti, per voi e per i vostri simili. Lo avete fatto, privi di ogni rigore morale, e a discapito dei sacrifici di una nazione incapace di cogliere in tempo la disfatta che si stava via via perpetrando. Il popolo italiano, non avrà mai il coraggio di cacciarvi con l’infamia che meritereste. Proprio per questo, fatelo almeno per amore dei vostri e dei nostri figli che vi saranno comunque grati per il sacrificio estremo che vorrete dimostrare, qualora sarete capaci di varare una riforma costituzionale che possa consentire di cambiare le sorti di questo Paese. Manca appena un anno alle prossima tornata elettorale politica e avete tutto il tempo necessario per porre le basi concrete per consegnarci un Italia migliore, diversa, democraticamente rappresentata e capace di guardare al futuro con maggior fiducia. Abbiate il coraggio e il buon senso di approvare, in modo trasversale e bipartisan, una riforma costituzionale che:
- dimezzi il numero dei parlamentari;
- restituisca agli elettori il diritto di votare candidati capaci, onesti, leali e le cui nomine siano completamente svincolate dalle logiche di partito.
- che siano espressione delle più varie componenti sociali del paese (operai, impiegati, disoccupati, famiglie, imprese, pensionati, professionisti ecc.) e non solo rappresentativi in base a criteri di carattere regionale o circoscrizionale;
- elimini le province e accorpi i comuni più piccoli al fine di consentire la realizzazione di economie da ridistribuire a favore della collettività e dei redditi più bassi;
- visto il disastro di cui siete stati causa, vi inibisca, in via perpetua, dalla possibilità di sedere sui luoghi deputati all’espressione democratica di ogni livello, e dalla possibilità di ricoprire cariche politiche, pubbliche e amministrative.