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POLITICI, VOLETE SALVARE l’ITALIA? ANDATE IN ESILIO

Creato il 08 maggio 2012 da Vincitorievinti @PAOLOCARDENA

POLITICI, VOLETE SALVARE l’ITALIA? ANDATE IN ESILIO di Paolo Cardenà - Cari politici italioti e finti statisti, avete davvero a cuore le sorti dell’Italia e delle generazioni  future? Ebbene, andate in esilio proprio come i Savoia. La storia ve ne renderà omaggio. Se non volete farlo per amor patrio, fatelo almeno per il futuro dei vostri e dei nostri figli, che saranno gli unici chiamati a pagare i vostri misfatti e i vostri soprusi. Altrimenti, la storia racconterà che, grazie al vostro pressapochismo,  alla vostra incompetenza, alle vostre ruberie e a tutto ciò di cui vi siete macchiati in questi anni,  siete gli unici artefici  di questo disastro. Del disastro italiano per ora,  e ben presto, anche grazie  alla dottrina di austerità del Quarto Reich che state sostenendo, avrete anche la responsabilità del collasso europeo e, conseguentemente, di una crisi senza precedenti in un continente di mezzo miliardo di persone.
Tra le tante cose di cui vi siete macchiati, senza alcuna competenza al riguardo e in assenza di ogni consapevolezza sulle dinamiche e sulle nefaste conseguenze che si potranno generare, avete avuto la capacita di votare  una riforma costituzionale introducendo  il c.d. principio del pareggio di bilancio che recepisce gli elementi cardine  del Fiscal Compact imposto dai tedeschi, e  che avrà effetti socialmente ed economicamente distruttivi per tutta la nazione e per gran parte del continente. Lo avete fatto  in tempi record: pur non essendo  stati   investiti da un mandato popolare idoneo a conferirvi l’autorità necessaria.  In altre parole, nel giro di poche settimane,  avete avuto il coraggio di  ipotecare il futuro di una nazione e delle generazioni che verranno, ribaltando su di queste l’onere di pagare  i trent’anni di mal governo di cui siete stati protagonisti  e  che hanno portato una nazione al collasso, anche grazie  ai giochi di palazzo  che avete ordito per riservarvi  i  privilegi nobiliari che vi siete garantiti, per voi e per i vostri simili. Lo avete fatto, privi di ogni rigore morale,  e  a discapito dei sacrifici di una nazione incapace di cogliere in tempo la disfatta che si stava via via perpetrando. Il popolo italiano, non avrà mai il coraggio di cacciarvi con l’infamia che meritereste. Proprio per questo, fatelo almeno  per amore dei vostri e dei nostri figli che vi saranno comunque grati per il sacrificio estremo  che vorrete dimostrare, qualora sarete capaci di varare una riforma costituzionale che possa consentire di cambiare le sorti di questo Paese.  Manca appena un anno alle prossima tornata elettorale politica e avete tutto il tempo necessario per porre le basi concrete  per  consegnarci  un  Italia migliore, diversa,  democraticamente   rappresentata e capace di guardare al futuro con maggior fiducia. Abbiate il coraggio e il buon senso di approvare, in modo  trasversale e bipartisan, una riforma costituzionale che:
  • dimezzi il numero dei parlamentari;
  • restituisca agli elettori il diritto di votare  candidati capaci, onesti, leali e le cui nomine siano completamente svincolate dalle logiche di partito.
  • che siano espressione delle più varie componenti sociali del paese (operai, impiegati, disoccupati, famiglie, imprese,  pensionati,   professionisti ecc.) e non solo rappresentativi  in base a criteri di carattere regionale o circoscrizionale;
  • elimini le province e accorpi i comuni più piccoli al fine di consentire la realizzazione di economie da ridistribuire a favore della collettività e dei redditi più bassi;  
  • visto il disastro di cui siete stati causa, vi inibisca, in via perpetua, dalla possibilità di sedere sui luoghi deputati all’espressione democratica di ogni livello, e dalla possibilità di ricoprire cariche politiche, pubbliche e amministrative.
 Queste, prima di ogni riforma del lavoro e di altre paventate soluzioni, sono le riforme di cui l’Italia ha  impellente bisogno e che, forse, vi consentirà di guadagnare l’onore di cui vi siete privati con la vostra azione maldestra. Sono certo che il popolo italiano sarà felice di corrispondervi  una   buona uscita più che dignitosa per il sacrificio a cui sarete chiamati poiché, ritengo, che qualsiasi somma che vorrete riservarvi, sia comunque ben poca cosa rispetto ai danni che si produrrebbero  se continuerete a rimanere seduti sulle vostre poltrone,  forti della vostra  manifesta incapacità, del vostro pressapochismo e della vostra idiozia. Fatte queste riforme  - o forse al solo annuncio dell’intenzione di vararle- , vedrete che lo spread -secondo voi, unico  elemento idoneo a valutare il benessere sociale della nazione -  tenderà verso lo zero e i mercati, giudici  e sovrani  (ancor più del popolo) del vostro operato, saranno pronti a  concedere ai giovani di questa nazione la fiducia e  le risorse necessarie per poter risanare il disastro che voi, unicamente voi, avete avuto la capacità di commettere. Il mondo vi osserva, fatelo prima che il corso del tempo  vi giudichi in maniera inappellabile. Fatelo per amore dei nostri figli, prima che sia troppo tardi.

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