13 ottobre 2012By IL CRONISTA
(Il video è visualizzabile anche su YouTube).
Dopo le scuse del sottosegretario del ministero dell’interno, l’indignazione (finta) delle istituzioni, e tutta la retorica che ha accompagnato il caso del video del bambino prelevato da scuola come un maiale da macello, l’indomani il sindacato dei poliziotti dichiara di essere indignato per come è stata rappresentata la storia di quel barbaro ed inumano sequestro e che quindi sta valutando se nei confronti della zia e del nonno del bambino che si opponevano a tale trattamento si possa individuare comportamento di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e quindi fare scattare una denuncia nei loro confronti. Mentre scrivo non ho ancora capito bene se per caso questa denuncia sia già scattata, i Tg dicono di sì.
Quindi a vergogna si aggiunge vergogna.
Abbiamo capito tutti che la mamma del bambino aspettandosi l’azione della polizia si era premunita con turni di guardia e pronta anche a riprendere la scena. Sappiamo che è una guerra tra genitori. D’altra parte abbiamo anche visto che la famiglia tutta, compreso il nonno, non fanno mancare affetto e protezione al bambino. Ma la giustizia dice che appunto questo affetto e questa protezione che la famiglia dà al bambino sarebbe dannosa per lo stesso tanto da allontanarlo dal padre.
Da qui il provvedimento del giudice.
Si dimentica che il tutto dovrebbe essere fatto per il bene del bambino.
Allora mi domando quale bene migliore possa essere fatto se non quello di una famiglia affettuosa e protettiva nei suoi confronti?
Non pensiate che chi scrive, io, come padre, non sappia che cosa voglia dire essere un genitore privato dell’affeto di un figlio a causa di una separazione.
Infatti mia figlia, ormai adulta e con un figlio che non mi ha mai voluto far conoscere, non mi vede da tanti anni ormai. Vittima anche lei di una situazione simile a quella di cui stiamo parlando.
Ma non mi sono mai sognato dal compiere azioni legali contro sua madre, che indubbiamente le vuole bene e l’ha protetta come può proteggere una mamma.
Azioni legali che avrebbero portato mia figlia a toglierla dal suo ambiente naturale per farla andare in una casa famiglia? Magari nel modo in cui abbiamo visto fare ai poliziotti? Per poi poterla avere con me e senza la sua mamma?
Forse sono un debole, non sono stato così determinato come il padre di quel bambino che è riuscito a “farsi giustizia” pretendendo il bambino per sè.
Ma non sono certo che una giustizia solo burocratica che toglie il bambino all’affetto e alla protezione della madre e della sua famiglia tutta, per metterlo in una casa famiglia distruggendo il fragile equilibrio di un bambino figlio di una coppia di separati, sia una giustizia intelligente.
Ma il mondo è delle persone forti, anche se poco umane, tanto che non riescono a sacrificare i propri sentimenti per non rovinare il già precario equilibrio di quello che dovrebbe essere l’oggetto del loro amore.
p.s.
La polizia annuncia un filmato fatto da loro. Ma quale filmato può cancellare quello che abbiamo visto?
p.s.
Lo psichiatra dice che il bambino deve essere “resettato”!
IL CRONISTA
Firmate petizione contro pensione Minetti a 27 anni mentre gente si suicida, qui: http://violapost.it/?p=10519