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Poliziotti prigionieri dello Stato? Il COISP chiede la Grazia

Creato il 17 novembre 2013 da Yellowflate @yellowflate

coisp“I poliziotti, e più in generale gli appartenenti alle Forze dell’ Ordine, sono diventati i veri prigionieri dello Stato. Gli ultimi governi sono stati gli artefici di questo illegale e disonesto. Prima si sono fatti eleggere basando la loro campagna elettorale sulla e poi, una volta ancorata la poltrona, in barba alla fiducia degli elettori, hanno raggruppato tutte le promesse realizzandone un unico falò” . A parlare è Giulio CATUOGNO, Segretario Generale Provinciale di Napoli del sindacato indipendente di Polizia CO.I.S.P., commentando la situazione in cui purtroppo ormai versano le forze dell’ordine e per le quali martedì 19 novembre è prevista una movimentazione generale organizzata dai sindacati di Polizia maggiormente rappresentativi.
“Siamo la categoria di lavoratori più bistrattata e maltrattata. Per il quarto anno consecutivo ci hanno bloccato il tetto salariale, ci hanno tagliato i fondi per il lavoro straordinario, quelli per la manutenzione e l’acquisto dei mezzi basilari per le attività di polizia, hanno bloccato il tour -over con la revisione strutturale degli organici, hanno bloccato le nuove assunzioni, hanno tagliato le risorse
per le missioni e prorogato il blocco della rivalutazione del trattamento previdenziale e, come ulteriore ci comandano in servizi di ordine pubblico a loro tutela, dove a prendere invettive, mazzate, sputi, sassi siamo sempre e soltanto noi” afferma CATUOGNO. E continua “ Siamo noi poliziotti, ormai, i veri prigionieri dello Stato. Condannati senza colpa. Lapidati in sassaiole innescate
dalla incapacità di una classe politica che palesemente ha dato riprova di essere interessata unicamente alle indennità e alla poltrona”.
“L’ultimo scontro con la polizia a Napoli è avvenuto venerdì scorso, nell’ambito di una manifestazione studentesca. A pagarne le spese tre poliziotti, refertati e posti a riposo temporaneo. Tre uomini, tre appartenenti alle forze dell’ordine, quelli che mettono a repentaglio la propria vita e i propri affetti senza neanche vedersi riconoscere ciò che è loro di diritto! – incalza il Segretario Generale
Provinciale del COISP di Napoli – Ed è perciò che a questo punto valuteremo di chiedere la grazia al Presidente della Repubblica. La grazia per essere liberati da una condanna ingiusta. La grazia perché ci venga riconosciuto quel poco che è già nostro e che da anni ci viene negato, nel tentativo di portarcelo definitivamente via”.
“ E’ per questi motivi – conclude CATUOGNO – che martedì mattina aderiremo alla mobilitazione nazionale e, insieme ad altre organizzazioni sindacali, manifesteremo a Napoli come in tutti gli altri capoluoghi d’Italia nei pressi del Palazzo del Governo, mentre, nel pomeriggio, a Roma, nei pressi di Palazzo Chigi”.


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