È allo studio in questi giorni, presso il Ministero della Salute, la bozza del D.P.R. relativo alla regolamentazione dell'obbligo assicurativo previsto dalla Legge n. 189 dell'8 novembre 2012.
Ed è proprio sulla scorta di questo documento che Roy de Vita, delegato alle assicurazioni della SICPRE, Società italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica - la società scientifica che raduna l'80% dei chirurghi plastici del nostro Paese - lancia l'allarme.
"Ho indirizzato al ministro Beatrice Lorenzin una lettera aperta - dice de Vita, anche primario di Chirurgia Plastica all'Istituto Nazionale dei Tumori Regina Elena di Roma -, invitandola a riconsiderare l'articolo 4 della bozza in cui di fatto si cancella dalle polizze mediche la retroattività. Senza questa clausola, prevista da tutte le categorie professionali, come notai, architetti, psicologi, chimici ecc in ragione di 10 anni o addirittura con forumula illimitata, le assicurazioni non risarciranno più pazienti che intentassero una causa per un intervento eseguito prima della stipula della polizza stessa. Per il paziente, il danno sarebbe incalcolabile".
Ma vediamo, con un esempio, cosa potrebbe accadere se la bozza diventasse decreto e se l'articolo 4 rimanesse così com'è.
Il signor Mario Rossi ha subito un intervento chirurgico (attenzione, non necessariamente un intervento di chirurgia plastica, anche un'operazione agli occhi, alla prostata, all'intestino) nel 2014 o in anni precedenti. Qualche tempo dopo, con il conforto di esami successivi e di un quadro clinico in evoluzione, si convince di essere vittima di un errore del chirurgo che l'ha operato. E decide di fargli causa. Rivoltosi a un avvocato, scopre che le assicurazioni di categoria, regolamentate appunto dal decreto oggi in bozza, non prevedono alcuna forma di retroattività. Ogni risarcimento, pertanto, all'entrata in vigore di questa disposizione sarebbe possibile solo a partire dal momento di stipula della polizza.
"La proposta della SICPRE - dice il presidente Fabrizio Malan - è di prevedere una retroattività di almeno 10 anni e quindi con riferimento all'introduzione dell'obbligo, almeno al 14 agosto 2004. La versione attuale fa solo gli interessi delle compagnie e non tutela né i pazienti, né i medici".
CHI È LA SICPRE
La SICPRE, Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, è la più antica, prestigiosa e rappresentativa associazione di Chirurghi Plastici in Italia. È stata fondata a Roma nel 1934 e conta oggi circa 1200 soci, pari all'80% degli specialisti presenti nel nostro Paese. La SICPRE è gemellata con la prestigiosa ASPS, American Society of Plastic Surgeons e con l'ISAPS, International Society of Aesthetic Plastic Surgery.