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Ci sono snodi fatti di eventi o luoghi particolari o emozioni, a volte invece questi snodi si materializzano nella figura di qualcuno. Nel mio caso il nostro prof è stato uno snodo importante..
Già amavo da matti la storia e le storie del passato ma con lui quelle storie sono diventate qualcosa di più profondo che mi ha fatto innamorare sempre di più. Già da piccola adoravo i libri, li ho sempre considerati come degli scrigni di tesori, passaggi segreti tra i mondi e le dimensioni e ho fatto molti viaggi grazie a loro. A lui però debbo l'esercizio della capacità di mettere in discussione tutto, farsi domande, riscoprire il senso critico.. osservare e valutare oltre le apparenze. Una cosa che mi è servita oltre che nei miei successivi studi ma soprattutto nella vita.
Dal mio viaggio per i castelli della Loira Francesi
Dal mio viaggio per i castelli della Loira Francesi In fondo non è così strano per voi che leggete sempre della mia passione per il "vecchio" il fatto che io sia un'amante di una materia come la Storia. E' evidente che per me il passato ha un grande fascino!
Uno dei periodi più affascinanti è sempre stato il Medioevo e ..insomma, questo piatto, che ho voluto provare a fare lo scorso weekend, mi ha fatto pensare molto a questo..
Mi è capitato di leggere varie volte come la cucina medievale non fosse una cucina di qualità. Certo la dieta alimentare variava a secondo della classe sociale. I poveri non potevano permettersi pasti a base di carne e di solito la loro dieta era perlopiù basata su cereali frutta e verdura. Ciò che mi ha sempre attirato dei piatti medievali son gli accostamenti che per noi moderni rimangono piuttosto arditi e per questo forse si è sottovalutata questa cucina antica.
In questa ricetta rimaneggiata da me ho voluto ricreare un piatto che potrebbe avvicinarsi a quel tipo di cucina. Mi sono divertita a farlo! Mi chiedo solo come fare a trasmettere a parole quello che abbiamo provato nel mangiarlo! Continuavamo a fare mugolii di approvazione finchè non è finito il contenuto del piatto.. basti questo.
Cosa fare.
Vi serve un polletto intero al quale vi consiglio di lasciare la pelle. Prima di riporlo sulla teglia ho operato dei tagli abbastanza profondi, cosa che ho visto fare in molte ricette. Qui e su tutto il pollo dovrete inserire la parte grassa con le spezie come il rosmarino. Io ho scelto il burro, anzi la margarina.. i medievali non me ne vogliano!
Con questi ho massaggiato il pollo nutrendolo con quegli odori come salvia , rosmarino e origano che a me fanno sentire tanto a casa. Ho cercato d'inserirne anche un pò all'interno insieme a qualche spicchio di limone.
A parte ho tagliuzzato dei funghi freschi lasciandone qualcuno intero, poi la cipolla, le mele gialle a fette e con la buccia, mandorle pelate e pezzettoni di arance. E ho messo il tutto nella teglia attorno al pollo.
Quindi l'ho inondato di vino rosso proveniente da una cantina sociale vicina.
L'ho messo in forno coperto con carta alluminio per 60minuti in forno ventilato a 250°C. E altri 5 minuti senza l'alluminio in modo da dare la doratura perfetta!
Un profumo inebriante ed appagante ha invaso la stanza, con noi dentro, fin da subito!
Il vino aveva condensato in sè tutto il profumo delle spezie, del pollo e degli altri ingredienti.. un'equilibrio ed un armonia di dolcezza che si appropria anche dello spirito!
Le foto non sono fantastiche.. era sera e non pensavo di farci un post. Insomma era un tentativo in fondo e.. siccome è ben riuscito andava registrato, proprio come si soleva fare nelle famiglie del medioevo. I ricettari in quel periodo non erano affatto come quelli a cui siamo abituati oggi. Non c'erano misurazioni di sorta, la ricetta veniva semplicemente raccontata come ho fatto oggi qui. Ed era uso comune ( nelle famiglie più ricche naturalmente) tenere un archivio dove venivano segnati di volta in volta tutti gli accadimenti, le entrate, le uscite, e sì, anche le ricette!
Un brindisi virtuale a tutte le passioni che rendono la nostra vita un'avventura..
Stef@
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