Pollo alle prugne – splendida e delicata commedia

Creato il 12 aprile 2012 da Soloparolesparse

Vincent Paronnaud e Marjane Satrapi. Segnatevi questi nomi perchè ci regaleranno ottime sorprese negli anni a venire.
Il loro Pollo alle prugne è infatti un piatto gustoso, ricco, dolce e delicato, che lascia il cuore aperto e lo spirito sereno a fine visione.

Naser-Alì è un grande violinista ovviamente squattrinato.
Quando però la moglie esasperata gli sfascia il violino lui, invece di sopprimerla con modalità estremamente dolorose, decide di lasciarsi morire.
Si chiude in camera ed aspetta l’angelo della morte.

E nei giorni che la morte impiega a raggiungerlo ecco la sua mente vaga nei ricordi ricostruendo la sua vita, la sua passione per l’arte, il suo matrimonio in cui mai ci fu amore, la vita dei suoi figli, il rapporto con la madre e col fratello, quello col suo maestro ed un amore di gioventù contrastato e osteggiato.

La struttura narrativa del film è splendida.
Con la scusa dell’attesa viaggiamo continuamente avanti e indeitro nel tempo, ricostruendo la storia di una vita e buttando uno sguardo a quelle che sono vite che verranno.

Ma è anche la struttura visiva del film a raccontare molto.
Una via di mezzo tra la fiaba e il sogno, un linguaggio estremamente poetico (ricordate Il favoloso mondo di Amelie?) in cui la musica ha grande parte.

E non manca l’ironia che a volte irrompe con forza estrema, con possenza inarrestabile.
Splendido il piccolo Mathis Bour, davvero divertente.
Ottimo il protagonista Mathieu Amalric cui si affiancano una serie di personaggi capaci di disegnare una cornice perfetta (compresa la nostra immarcescibile Isabella Rossellini).

E poi un sacco di chicche, dal poster della Loren che si trasforma in un sogno con un seno immenso (quello dell’immagine), al racconto a disegni animati che ripercorre una storia che conosciamo bene.

E ancora la voce narrante pulita e istrionica (del resto quando si scopre chi è molti nodi vengono al pettine) ed un finale davvero sorprendendte che chiude il cerchio di un mistero di cui nemmeno ci eravamo accorti bisognasse trovare una soluzione.

Molto altro ci sarebbe da dire ma la cosa migliore è godersi questo Pollo alle prugne con l’animo aperto ad ogni esperienza culturale.


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