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Polo chimico verso la bonifica. “Ma paghi solo chi è responsabile”

Creato il 14 marzo 2011 da Lapulceonline

solvay solexis polo chimico spinetta marengoEntro sei mesi la Solvay-Solexis dovrà elaborare il piano di bonifica dello stabilimento. Lo ha deciso nei giorni scorsi la Conferenza dei Servizi. L’azienda dovrà ridurre cento volte i valori degli inquinanti nel terreno e nelle falde. “Servono finalmente un cambio di passo verso la trasparenza, sempre maggiori controlli e la conoscenza, ad esempio la pericolosità del PFOA attualmente lavorato a Spinetta – commenta il Consigliere Comunale Mario Bocchio, Presidente della Commissione Politiche Ambientali – Occorrono più monitoraggi, più manutenzioni, più piani di emergenza”.

Sul cosiddetto “ricatto occupazionale” Bocchio – convintp che la bonifica e i danni ambientali debbano essere pagati solo da chi ha inquinato e non dai cittadini – è deciso: “Dobbiamo dire “no. Non vogliamo far chiudere l’industria. Non servono aziende elusive, che negano l’inquinamento o pretendono di scaricarlo sul passato. E non è più tollerabile un rimpallo fra aziende e istituzioni che impedisce la bonifica. Dunque le aziende dovranno pagare i danni alle persone, alle falde, agli acquedotti, e soprattutto i costi della bonifica, intendendo per bonifica anche e soprattutto l’eliminazione dei veleni sotterrati”.

“Sull’inquinamento chimico in Fraschetta ci sono precise responsabilità – conclude il Consigliere Bocchio – dalle responsabilità dei dirigenti aziendali, alle responsabilità di amministratori ed enti di controllo pubblici. Responsabilità penali, perché quelle morali e politiche sono evidenti”.


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