Andare Pasqua a Praga è una scelta importante anche perchè cultura e gastronomia per l’occasione diventano un qualcosa che è solo da vedere e gustare.
Non solo Praga è magnifica per Pasqua ma anche i centri vicini non sono da perdere come infatti segnala l’Ansa, nella cattolicissima e rurale regione di Kurpie, a nordest della Polonia, le tradizioni pasquali si concentrano soprattutto durante la Niedziela Palmowa, la domenica delle Palme.
In particolare nel villaggio di Lyse, a 200 chilometri da Varsavia, si assiste al concorso della palma più bella, un originale rito che risale alla fine degli anni Sessanta e che simbolicamente unisce elementi sacri e profani. Per gran parte dell’anno i cittadini si preparano per partecipare alla gara che premia in denaro la palma meglio decorata, che nel periodo quaresimale viene custodita nelle stalle, nei cortili o sui terrazzini delle abitazioni. Le piante, infatti, sono alte anche venticinque metri e presentano un’elaborata fioritura di carta crespa, fiori, foglie e ramoscelli freschi. Sono alberelli di pino o, più raramente, di nocciolo, rivestiti da rami sempreverdi di mirtillo, tasso o ginepro oppure da foglie legate con lo spago e decorati con lunghi nastri colorati che sventolano lasciando una scia di colori.
Tutto ha inizio la domenica prima di Pasqua con il suono delle campane della settecentesca chiesa in legno del villaggio che richiama tutta la popolazione, fedeli e turisti, sull’antistante piazzale e sul sagrato per la santa messa. Gli abitanti di Lyse indossano il tradizionale abito delle feste – le donne hanno un corpetto con perline e gli uomini un vestito di panno color nocciola – ed entrano in chiesa con le rispettive palme decorate, disposte intorno alle tre navate e all’abside, e una loro miniatura in mano (che corrisponde al nostro rametto d’ulivo); le piante che non entrano in chiesa vengono appoggiate a una rastrelliera esterna. Durante la festa se ne contano più di mille tra grandi da concorso e piccole da esibire come campione.
Dopo la solenne benedizione del vescovo i vigili del fuoco trasportano le pesanti palme fuori dalla chiesa e le dispongono in fila davanti al portale, da dove i fedeli e il vescovo con i chierichetti escono per partecipare a una lenta processione lungo le strade di Lyse.
Al termine del corteo ci si ritrova nuovamente davanti alla chiesa per il momento più atteso della festa: la premiazione della palma migliore che viene giudicata da un giuria, attenta alle decorazioni e alla perfezione della fattura. Per ingannare il tempo la gente di Lyse si sposta nel piazzale antistante la chiesa, alla Casa della cultura, che è gremita di bancarelle con cibo e oggetti dell’artigianato tradizionale. Si aspetta il verdetto ascoltando la musica dei gruppi folcloristici, applaudendo le loro esibizioni di danza e mangiando prelibatezze locali come la zuppa di bietole rosse o di funghi, patate e salsicce. La festa continua anche dopo l’annuncio del vincitore della palma più bella con la premiazione in piazza tra una folla esultante che saluta la bella stagione tra fiori e colori.
Nella tradizione pasquale e nella preparazione delle palme di Lyse si ritrovano molti rituali pagani della fertilità, uniti ai riti cristiani. Il pino, per esempio, è l’albero che non si spegne mai ed era anche un simbolo sacro nel rito primaverile romano dedicato a Cibele e ad Attis. Anche l’uso delle ghirlande di viole ha una simbologia particolare: le viole, infatti, sono i fiori sbocciati dal sangue di Attis che si avvolgono attorno all’albero sacro del tempio di Cibele.
Sacro e profano, fede e folclore, dunque, nella tradizionale domenica delle Palme di Lyse, che prevede, come in tutta la Polonia e nel mondo cattolico, anche la tradizione di decorare le uova fino a Pasqua, strettamente connesso con la risurrezione del Signore.
(fonte Ansa)