Le associazioni lgbt polacche hanno protestato con veemenza contro questa decisione e il deputato di opposizione Robert Biedron, uno dei pochi gay dichiarati in Parlamento, si è rivolo al ministro della Giustizia. Secondo Biedron, fondatore dell’Ong «Campagna contro l’Omofobia»
"Questi simboli si richiamano direttamente alla tradizione di intolleranza fascista, neonazista e xenofoba".
E infatti il Nop potrà usare anche la croce celtica. Proteste sono arrivate anche da esponenti della destra laica, al potere, come Grzegorz Schetyna, di Piattaforma civica, per il quale «questi simbolo sono inaccettabili».
Da parte sua il Nop canta vittoria e si prepara a diffondere il simbolo con lo slogan «Zaka Pedalowani» (qualcosa come «divieto di froceria»): dalle strade, però, il logo ora finirà anche sulle schede elettorali e contribuirà a peggiorare il clima di paura in cui vive la comunità lgbt polacca: due polacchi su tre si oppongono al Gay Pride, l’80% dice no al matrimonio gay e il 90% è contrario all’adozione per le coppie dello stesso sesso. Che bel posticino in cui vivere…
di aelredFonte: queer|blog.it
Vi abbraccio
Marco Michele Caserta