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Polpette e radicchio trevigiano per una cena in trasferta

Da Labandadeibroccoli
Qualcuno lo sa, qualcuno no, ma siamo stati sfrattati causa lavori in corso, sigh.Per fortuna la cosa è durata poco, abbiamo abbandonato il fidato frullatore ad immersione, le formine di silicone, gli armaaaadiii (con tutto il loro contenuto...sic!), etc..Paritaria fortuna è avere affetti che ci hanno accolto a braccia aperte per darci ospitalità e sostegno nel momento del bisogno, ma del resto questo (eheheh) rientra a pieno nel modus vivendi broccoloso: non scriveremo tutti qui, ma siamo una bella banda.Detto questo, che se non si era capito vuole essere anche un ringraziamento de core a chi ci ha ospitato, passiamo alla ricetta.Vi domanderete cosa collega la ricetta al preambolo, giusto!Beh se approfittate di ospitalità, cortesia, etc. e tutti sanno che siete dei provetti food blogger, beh il minimo, ma veramente il minimo che la vostra coscienza vi spinge a fare è preparare qualcosa di buono, o no? Voi che avreste fatto?Di certo, però, c'è il fatto che essere in trasferta non agevola...Siete senza le vostre pentole così familiari e dunque eliminate le lunghe cotture, vi sentireste "spatriati".Del pelapatate nemmeno l'ombra...mmm eliminato il purè e qualsiasi cosa possa mai prevedere l'uso delle patate.Il frullatore ad immersione è uno strano sconosciuto...via anche le vellutate.Il forno non è il vostro, ma potete sempre cercare di addentrarvi in una terra straniera senza strafare.La soluzione ideale per noi è stata una cena con polpette accompagnate da radicchio trevigiano e taleggio.
Dosi per 4 buone forchette (6 normoaffamati, 2 o 3 affamatissimi)Per le polpette:polpette
200 vitello macinato
200 maiale macinato
1/2 bicchiere vino bianco + vino q.b. per sfumare
1 bicchiere di mollica di pane vecchio
scorzetta di limone q.b.
prezzemolo q.b.
sale q.b.
pepe q.b.
parmigiano q.b.
1 uovo
olio e.v.o. q.b.
vino bianco q.b.
porro q.b.
Per il radicchio:
4 cespi di radicchio trevigiano
2/3 etti di taleggio
parmigiano q.b.
sale q.b.
olio e.v.o. q.b.
Polpette e radicchio trevigiano per una cena in trasferta
Partiamo dal radicchio.Tagliate in quattro (o in 2 a seconda della grandezza) il radicchio, lavatelo e posizionatelo sulla placca da forno (preventivamente coperta con la carta forno) e inserite dei pezzetti di taleggio fra le fette. Questa operazione è fondamentale per dare un gusto uniforme al tutto.Spolverate con pochissimo parmigiano, un pizzico di sale e un filo d'olio in chiusura.Potete infornare a 180 gradi per 15/20 minuti (il forno straniero non aveva i gradi, ma dei disegni...boh?! a caso abbiamo scelto il disegno della torta...anche perché il designer o il produttore non erano avvezzi alle icone...e le altre erano incomprensibili, per noi).
Intanto preparate le polpette. Mettete la mollica secca a inumidire in 1/2 bicchiere di vino bianco, tritate il prezzemolo, affettate il porro, grattugiate la scorza di un limone.Quando avete preparato le basi mettete il prezzemolo, la mollica (essendo maggiore il quantitativo di mollica rispetto al vino non avrete bisogno di strizzarla), l'uovo, il parmigiano, la scorzetta di limone, un po' si sale e le carni in una bella ciotolona.Impastate ben benino e poi deliziatevi a preparare le polpette.A questo punto potete mettere il porro a soffriggere e poi aggiungere le polpette, rigirarle, farle dorare e sfumarle.Ora abbassate la fiamma, coprite con un coperchio e lasciate cuocere lentamente.Potete fumare una sigaretta e rimettere velocemente a posto e/o apparecchiare.I tempi della cottura dipendono dalla grandezza delle polpette, le nostre erano medie e hanno impiegato circa 15 minuti.Con queste polpette, e il loro degno accompagnamento, partecipiamo (finalmente anche noi!) al MTChallenge di febbraio
Polpette e radicchio trevigiano per una cena in trasferta
Volete sapere com'è andata  a finire la storia? Beh noi siamo rientrati a casa e la cenetta ha conquistato gli ospiti.

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