Alla fine non ce l'ha fatta.
Li aveva comprati per regalarmeli, per poi magari chiedermeli in prestito.
Invece il mio amico Kenzo li ha presi, non ha resistito e li ha letti prima.
Poi me li ha regalati.
Ma mi ha fatto più piacere che se fossero stati presi e mai aperti; perché il valore del regalo è ancor più forte se è qualcosa che è stato condiviso e apprezzato, c'è il gusto di qualcosa che da una persona passa all'altra.
Grazie Kenzo.
E grazie per avermeli regalati; io probabilmente avrei indugiato (tra l'altro li avevo sfogliati in libreria un'oretta prima che ci vedessimo) e rimandato l'acquisto.
Invece ho scoperto due libri "la profezia dell'armadillo" e "Un polpo alla gola" che potrei definire due romanzi comic di formazione.
E di formazione della nostra generazione (beh, magari un po' a cavallo con quella dopo).
Tutti e due hanno una storie legate all'autore sullo sfondo, due storie dolorose, difficili da raccontare per chiunque ma ancor più se fatte a fumetti ed inframmezzate da parentesi di comicità irresistibile.
"La profezia dell'armadillo", seppur molto gustoso in alcuni momenti sembra un po' slegato e sembra più una raccolta di vignette, com'è il blog zerocalcare (di cui avevamo parlato poco tempo fa), mentre il "Polpo" è un vero romanzo, un racconto lungo una vita (o più vite) e che fa ridere, commuovere, fa ricordare e spiazza con una fine che non t'aspetti; ma che ti resta dentro.
Merita che li leggiate, vi ci ritroverete perché "nessuno guarisce dalla propria infanzia".
Buona lettura e grazie ancora al buon Kenzo per il regalo.