Magazine Bambini

Polpo arrostito con crema di patate al tartufo

Da Manineinpasta

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Rieccoci con una nuova ricetta. Una ricetta fatta per una cena tra amici…

Ed è piaciuta?

Si è stata una delle più apprezzate, anche se devo dire che mi pare che tutti i piatti siano stati apprezzati…

Il bello di avere un papà modesto..

No comment…chissà quando arriviamo all’adolescenza!!!

Comunque è stata molto apprezzata anche il giorno dopo da G. che l’ha assaggiata e davvero molto gradita

Ma senza tartufo io…

Si infatti nella ricetta lo metterò come facoltativo. Prima di lasciarvi alla ricetta, vi dico che questa è una ricetta perfetta per papà neo single, perchè facilissima (calcolate solo di fare le cose con il giusto anticipo perchè la cottura del polpo è lunga) e di grande, grandissimo effetto. Volendo si presta anche per una romantica cena di san valentino, proprio perchè la presentazione è di grande effetto e anche molto raffinata. Trovo che sia perfetta come antipasto caldo di pesce, ma può anche diventare un secondo. Le dosi della ricetta sono pensate per farne un antipasto

Gli strumenti:

  •  Una pentola grande e una più piccola
  • Una padella
  • Frullatore a immersione

Gli ingredienti (per 8 persone):

  • 1 polpo da circa 1kg (meglio decongelato che risulta più tenero)
  • 4 patate medie
  • 4 cucchiai di olio al tartufo 8facoltativo, nel caso non vi piaccia il tartufo usate olio extra vergine)
  • olio extra vergine q.b.

Innanzitutto cuocete il polpo: portate ad ebollizione abbondante acqua NON salata, quindi tuffateci il polpo 2 o 3 volte tenendolo per la testa. Questa perazione farà arricciare i tentacoli in modo che stia più agevolmente nella pentola….e soprattutto rendendo la presentazione del piatto finale più gradevole. Si cuoce per 50 minuti con il coperchio, quindi lo si scopre, si spegne il fuoco e lo si lascia raffredare nella sua acqua per circa 1 ora e mezza.

Cuociamo le patate senza sbucciarle fino a che sono cotte (circa 40 minuti partendo da acqua fredda). Le frulliamo con l’olio al tartufo e qualche mestolo di acqua o brodo vegetale in modo da ottenere una crema al cucchiaio: più liquida di un purè, meno di un passato.

Tagliamo il polipo in parti (privilegiando i tentacoli che rendono la presentazione più gradevole) e senza pelarle le scottiamo su tutti i lati su una padella rovente con un filo d’olio, in modo da caramellizzare leggermente la pelle.

Mettiamo qualche cucchiao di crema di patate sul fondo del piatto e vi adagiamo il tentacolo arrostito. Se vi piace molto il tartufo completate con 1ualche altra goccia di olio aromatizzato a crudo.

Da bere? Un bianco complesso, molto minerale sarebbe l’ideale. Per me Timorasso, uno dei miei vini preferiti

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