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Polpo, patate e paprica

Da Simplylalla
  • 1 polpo da 1,5 kg
  • 6 patate medie
  • 3/4 di porro
  • paprica a piacere
  • vino bianco
  • pepe nero in grani
  • prezzemolo
  • sale
  • olio extravergine di oliva

Scrivendo il nome – Polpo, patate e paprica – mi sono resa conto che sono 3 P,  3 P che fanno un piatto davvero ottimo e se vogliamo possiamo aggiungere anche una quarta P: porro, che ho aggiunto io, e così la ricetta è completamente svelata da subito.
Lo spunto nasce da un libro di ricette regionali che ho comprato qualche tempo fa e che ieri stavo sfogliando alla ricerca di come preparare il polpo,  che non fosse la solita insalata con le patate e che non fosse un primo piatto.
Ho trovato questa fra le ricette del Lazio…chi l’avrebbe mai detto! Puntavo su regioni che avessero una tradizione più marcata nei piatti di pesce…
La ricetta è leggermente modificata da me per personalizzarla e adattarla al mio gusto.

Lessate il polpo in acqua salata e aromatizzata con due bicchieri di vino, un mazzetto di prezzemolo e qualche grano di pepe nero; quando pungendo il corpo con una forchetta lo sentite tenero, ma non sfatto, spegnete la fiamma e lasciatelo raffreddare nella sua acqua di cottura. In tutto ci sono volute circa due ore, ma, ovviamente, il tempo di cottura varia in base al peso del polpo.
Appena è tiepido, tiratelo fuori dall’acqua e, facendo una leggera pressione con indice e pollice spellate almeno i tentacoli…a me non piacciono assolutamente le ventose

;-)
; raccoglietelo in un contenitore e ponetelo a frigorifero a raffreddarsi completamente – l’ideale sarebbe lasciarcelo qualche ora.
Spellate le patate e tagliatele a fettine piuttosto sottili, non a velo altrimenti si spappolano durante la cottura; pulite e riducete il porro sottile e mettetelo in una padella in cui avrete scaldato un pò di olio. Fatelo ammorbidire, unite le patate e, tenendo la fiamma media, lasciatele cuocere coperte per circa 30 minuti; giratele una sola volta quando le vedete belle abbrustolite e corregete di sale solo alla fine.
Mentre le patate cuocciono, riducete il polpo in dadolata non eccessivamente piccola; la ricetta prevedeva che di arrotolasse e stringesse il polpo , una volta cotto, in un panno e lo si riponesse in frigorifero per tutta la notte per poi tagliarlo ed impiattarlo a fettine; non avevo il tempo, doveva essere la cena per cui ho optato per una soluzione più sbrigativa.
Appena le patate sono pronte – non lasciatele raffreddare si ammosciano! -  disponetene uno strato nei singoli piatti, ricpritele con i pezzetti di polpo e completate con una spruzzata di paprica dolce ed un flilo di olio EVO; servite subito!

Polpo, patate e paprica

Il fatto che alla fine ne risulti un piatto tiepido – patate calde e polpo freddo è tutt’altro che spiacevole.

Polpo, patate e paprica

Ed ora, con il mio solito enorme ritardo, il mio grazie a Manu di Ricami di pasta frolla che nel lontano 27 febbraio mi ha citata fra i blog a cui assegnava il suo premio Liebster blog Award.

Polpo, patate e paprica
GRAZIE !!!  Manu e…non ti arrabbiare con me se non lo giro
:oops:
, ti dedico questa ricetta perchè è davvero buonissima…ammesso che ti piaccia la paprica
;-)
.
Ed ora le 11 domande a cui sono tenuta a rispondere e che dovrei rigirare ad altrettante blogger ma…al mio solito non so scegliere fra tanti e che mi piacciono, chi per un motivo e chi per un altro, per cui lo rigiro a tutte quelle persone che hanno dato soddisfazione e amicizia a questo mio blog e…so no tante e le voglio coinvolgere tutte senza scegliere, non lo saprei fare.
1) Da cosa nasce la mia passione per la cucina: da quando da ragazzina, seduta sul tavolo di cucina, facevo compagnia a mamma mangiando una fetta di salame alternta ad un pezzo di cioccolato;
2) che tipo di viaggiatore sono all inclusive o da zaino in spalla: mi adatto alle circostanze del viaggio;
3) le mie letture preferite: un libro che so per certo essere bello; leggo un pò di tutto, ciò che merita di essere letto; non ho mai letto Harry Potter;
4) un sogno nel cassetto: un viaggio in Australia;
5) mi sento un futuro Mastechef?: assolutamente no;
6) la tentazione a cui non so resistere: approfondire qualcosa che  mi interessa
7) se potessi scegliere un ristorante del mondo in quale andrei?: uno di Gordon Ramsey ma dove sia lui a cuicnare per me…devo toccare con mano la sua cucina così sempilce ma così ricca
8)
il film davanti al quale piangi ogni volta che lo vedi?
:Lezioni di piano
9) il mio ingrediente segreto: ilpepe nero macinato al momento
10) se le mie cavie non gradiscono un mio esperimento culinario le costringo a mangiare lo stesso?: assolutamnete no! I gusti sono gusti.
11) cosa non manca mai nella mia dispensa?: la pasta


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