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Polvere di musica: il 'pop asimmetrico conclusionato' di Fadà

Creato il 28 novembre 2011 da Lozirion
Polvere di musica: il 'pop asimmetrico conclusionato' di Fadà  Anticipato dal videoclip di culto 'La donna cervello', arriva il disco d'esordio dell'eccentrico artista: surreale, ironico e sottile, il songwriter opera in totale autoproduzione avvalendosi di un sistema 'ecofriendly'
Polvere di musica: il 'pop asimmetrico conclusionato' di Fadà
Fadamusikè lieta di presentare:
POLVERE DI MUSICA
Il primo album di Fadà

Fadamusik
10 brani - 36.11 minuti

Donne cervello, pazze stelle,streghe, souvenir, poeti ecappellai matti. Personaggi, simboli emelodie stralunateper uno dei piùpiacevoli dischi di debuttodell'anno. E'Polvere di musica, opera prima diFadà(al secoloWilliam Fusco), giovanecantautore, polistrumentista e produttoreche, dopo svariate esperienzedi gruppo, approda al suo esordio solista.10 canzonipiacevolmente agrodolci, fantasiose e sognanti comeCinema e le pazze stelle,Il cappellaio mattoePerfect facemettono in mostra il mondo sonoro e testuale del cantautore. Al centro del lavoro ilmagico incanto di parole e musica, come sostiene lo stesso Fadà: "Leparolepossono avere un suono e lamusicaun significato, la musica è il mistero che hanno perduto per sempre lereligioni. Non serveNietzscheper capire questo, basta una canzone diBillie Holiday o una sognante melodia napoletana".
"Pop asimmetrico conclusionato", lo ha definito qualcuno, sintetizzando perfettamente l'approcciosghemboma al tempo stessodiretto e immediatodella canzone di Fadà. Dopo i trascorsi con la cover bandMachine à laver, iReevolutoe laWilliam Fusco Marabut Orchestretta(un originale progetto di fusione tra poesia, teatro e indie rock), Fadà si concentra sulla suapersonalità artisticae realizza un lavoro in completo regimeindipendente.Polvere di musicainfatti nasce conobiettivi "ad impatto zero": Fadà lo ha registrato, arrangiato e prodotto nel suo studio adimpianto fotovoltaico, rinunciando al supporto "fisico" in favore deldownload.Polvere di musicainfatti è disponibile nel web grazie a Zimbalam suItunes, Amazon, Emusic, Realmusic, Simfy, Spotifye altre piattaforme digitali.
Polvere di musicaarriva a qualche mese di distanza dall'exploit diLa donna cervello, il deliziosovideoclipche Fadà ha lanciato come apripista e che è diventato unpiccolo cultin rete. Girato daEvi Denittise interpretato dall'autore insieme al violinistaPasquale Farinacci(uno dei collaboratori che animano il disco), è stato presentato aRomaall'ex cinema Teatro Preneste.Venerdì 2 dicembre, presso laLibreria Luidig di Benevento, Fadà presenterà il disco al pubblico e alla stampa.
Di seguito l'intervista a Fadà a cura di Synpress44:
Rompiamo subito il ghiaccio: chi è Fadà?Eh mica facile, beh forse una mia ossessione, unasorta di fantasma, che ad un certo punto della mia vita ha bussato alla miaporta e si è presentato dicendomi se volevo fare un disco insieme a lui, no? Sarebbecarino se il tuo alter ego si presentasse così.
Fadà ha un passato di musicista prima diapprodare alla carriera solista: quali sono le differenze tra le tue precedentiesperienze e questa in solitudine?Da solo forse sei più produttivo perché non hai l’ingombrodegli altri e puoi lasciarti andare di più ed avere molta calma nellaelaborazione musicale rispetto alla band, con gli altri il processo creativo,parlo per me, è più macchinoso, il confronto con altri musicisti, e anche nonmusicisti, è indispensabile nella fase successiva, ovvero scelta dei suoni,struttura della canzone, nel cantato, etc., gli altri sono come il tuo terzoorecchio, forse come è il web adesso il tuo terzo occhio sul mondo.  
Polveredi musica è il tuo disco d’esordio: com’è nato e cosa racconta questolavoro?È nato mentre studiavo il software con cui horegistrato il disco, così , lentamente tutto quello che è rimasto chiuso edinespresso negli anni in cui ho smesso di fare musica è affiorato nellesettimane, nei mesi che si sono susseguiti mentre studiavo e provavo. L’ideadel disco è nata molto dopo, mi chiedi di cosa racconta? Che le parole possonoavere un suono e la musica un significato, la musica è il mistero che hannoperduto per sempre le religioni. Non serve Nietzsche per capire questo, bastauna canzone di Billie Holiday o una sognante melodia napoletana.
Una delle principali caratteristiche di Polvere di musica riguarda la suagenesi: non solo un regime di autoproduzione ma anche una scelta “ecofriendly”e ambientalista: dicci tutto.Niente di speciale: casa mia è fornita di unimpianto fotovoltaico, energicamente il disco è costato zero, in soldoni quelloche assorbe un home studio è abbondantemente coperto dalla produzione di unimpianto, quando lavoro in studio per 10 ore assorbo circa 2 kw/h, l’impiantone produce 10 in media per tutto l’anno, il conto sembra facile e non serve unacalcolatrice nucleare per fare i conti, no? Hanno sviluppato tecnologieincredibili, siamo a un passo dall’eden ma una moltitudine di persone continuaad invocare un “analogico” rosario al petrolio, abbiamo sia il pane che i denticosa aspettiamo non lo so…  
In merito all’autoproduzione, è stata unascelta o una necessità?Tutte e due. La necessità di essere libero e lascelta di essere autonomo, credo che Cristina Donà abbia voluto dire anchequesto quando ha intitolato il suo ultimo disco Torno a casa a piedi.
Polveredi musica sarà disponibile in download: non hai timore che prescindere dalsupporto “disco” possa essere controproducente?Si faranno un catartico disco masterizzato rigorosamentepirata con copertina, una specie di superamento warholiano dell’arte seriale…beh a parte la boutade in sostanza se ci sarà una richiesta di copie fisichedel disco allora saranno stampate, sennò mi sembra una cretinata produrre copiee plastica a casaccio, diciamo una sorta di capitalismo on demand, potrebbeessere un’idea per i governanti attuali, li vedo un po’ confusi ultimamente,non trovate?
Ogni artista ha inevitabilmente deiriferimenti, delle “bussole”, degli orientamenti, anche letterari: nel tuo casoci sono musicisti – o artisti in senso più ampio – che hanno influenzato il tuosongwriting?Potrei dirti tanti bei nomi, per ora mi sento didire che i sax ammiccanti di Casadei, le tarantelle di paese e la sacrosantaspensieratezza della Carrà hanno abbondantemente alimentato la mia infanzia,che abbiano avuto delle strane ripercussioni musicale su Fadà questo non possodirtelo con certezza…
Oltre ad essere un autore e un musicistasei anche un attento ascoltatore: come sta messa oggi la musica in Italia?Quali sono i nomi che secondo te stanno dicendo qualcosa di realmente nuovo? Non lo so, di artisti validi ce ne sono tanti ingiro, potrei dire Dente, Daniele Luppi, Cristina Donà, i musicisti zigani chesenti nelle metro di Roma e Napoli. Il fatto è che se non schiacci la tua personalitàmusicale ogni musicista porta con sè un vagone di novità irripetibile e unico,questa potrebbe essere una risposta, ma la faccenda è molto vasta.  
Uno dei brani chiave del tuo album è La donna cervello: ce lo presenti?La donnacervello è una parodia sul suo caratterevaporoso, imprendibile e umorale, complici gli ormoni, un ritmo ballabile e lavoglia di giocare, niente di più, in ogni caso un tributo al più bel misteroinsieme alla nascita dell’universo.
Per Ladonna cervello hai anche lanciato un videoclip molto originale: ci raccontil’idea e la realizzazione?Ci siamo re-incontrati con Evy (de Nittis) adistanza di anni e ci siamo scambiati un favore, lei voleva fare il suo primovideo musicale e a me ne serviva uno, io mi sono truccato da donna e lei hafatto il resto, insieme a Carmelo Assenza e Andrea Perrino abbiamo girato ilvideo in meno di 20 ore, ci siamo divertiti ed è stata una bella esperienza.
Come nasce di solito una canzone di Fadà?Ogni canzone ha una storia a sè, come ovviamente tirisponderà chiunque fa canzoni, può nascere in diversi modi: parti da unacellula melodica, un giro armonico, un suggestione o mood che tu traduci efiltri con lo strumento con cui componi, poi “messa a terra” una prima parte,beh ci devi buttare il sangue, se non il sangue almeno un po’ d’inchiostro, oun po’ di tastiera, in ogni caso prima musica poi testo, per ora almeno è statocosì.  
Fadà è Fadà, ma chi sono gli altrimusicisti che ti hanno aiutato nell’album?Su tutti voglio citare Pasquale Farinacci (ilviolinista che si può vedere nel video della Donna cervello), bravissimo musicista classico molisano con ilquale mi lega una bizzarra amicizia: mi ha anche aiutato in qualchearrangiamento e dalle sue osservazioni di ascoltatore ho cavato diversi suoniche sono finiti nel disco. Poi tutti gli altri che si sono prestati in Like a danz ovvero Marco Coviello (spazzole),Andrea Di Lallo e Giuseppe Di Meo (sax e trombone), Nicola Giovannitti(contrabbasso); in Souvenir Alessio DiRubbo (basso acustico) e mio fratello Libero (tamburello), di nuovo Giovannittiin Il cappellaio matto. Sono venuti aregistrare senza chiedermi un soldo, spero di poterli ricompensare se Fadà faràqualche quattrino, vedremo… per adesso non posso far altro che ringraziarli.
Vieni dal Sannio, in una dimensione lontanadai grandi circuiti musicali: è uno splendido isolamento, la location idealeper comporre o un inferno lontano dai riflettori?L’isolamento relativo di un paese piccolo comequello in cui vivo ti dà il giusto ritmo per il lavoro creativo che deve esserecostante e sereno; per far rivivere tutta l’ispirazione e l’energia dellamusica creata però bisogna accendere i riflettori, che non posso pretendere si accendanosolo nel Sannio. Che poi si potrebbe fare di più per sviluppare una terra pienazeppa di artisti, ingegni e musica questo è un altro discorso che sarebbesterile fare qui in maniera superficiale, certo con le potenzialità della reteforse l’inferno da attraversare è quello dei byte piuttosto che quello delluogo, le cose cambiamo e si e si stanno evolvendo, quello di cui dovremmolamentarci è solo di non togliere mai abbastanza ruggine dal nostro modo dipensare fazioso e schematico, il futurismo è ora.  
Polveredi musica è un primo passo: cosa seguirà al tuo album?Concerti concerti e concerti, Fadà è un inguaribileesibizionista votato alla performance, tutto ancora da mettere in piedi inqueste settimane, sono già al lavoro e speriamo in una buona risposta dell’audiencee come si dice, stay tuned!
Informazioni:
Fadà su Facebook:
http://www.facebook.com/fadamusik
La donna cervello - Il videoclip:
http://www.youtube.com/watch?v=SOsB6QfShj8&feature=colike
Ufficio stampa Synpress44:
http://www.synpress44.com

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