Polvere di polvere...

Non riesco a prendere sonno; sarà perché oggi pomeriggio, invece della solita pennichella, ho dormito dalle 3 e mezza alle 6... con tutto che avevo messo la sveglia alle 4 e mezza, che non ho nemmeno sentito. I misteri delle sveglie dei cellulari.
Fatto sta che mi ritrovo a scrivere qui sul blog, dopo aver studiato diritto pubblico, fatto alcuni esercizi di fisioterapia, portato il cane a spasso. Il "dovere" è andato.
La notte è il momento migliore per scrivere: le idee sorgono a bizzeffe, nella mente vi sono vortici di pensieri che si susseguono l'un l'altro. Spesso sul letto, prima di addormentarci, guardiamo il soffitto e pensiamo a tutte le persone e cose con cui abbiamo avuto a che fare, cosa ne è stato o ne sarà. E' come se si concretizzasse il precipitato essenziale delle nostre esperienze giornaliere e future, come polvere che durante il giorno si deposita sul fondo della nostra mente. Finché, con un bel respiro, non vi soffiamo sopra; troppi ricordi che si sovrappongono, troppi fotogrammi di occasioni perse o riuscite ci danno fastidio. E buonanotte ai suonatori.