Anche dopo tanti anni e anche dopo essere stati sepolti dalla polvere del tempo trascorso.
Con questa certezza, il vecchio Rino, inizia a esporre la sua storia: un racconto lungo, fatto di veglia e di sonno, in cui parla del primo amore, impronunciabile, per il suo compaesano Bustianu. All’ombra del monte Supranu, custode terribile e immoto del paese di Ossure, sboccia la loro relazione, anche se non sarebbe mai dovuto succedere.
In un’epoca controversa, dal secondo dopoguerra ai ruggenti anni ottanta, in cui la società sarda ha subito quella brusca virata che segna il passaggio dalla vita rurale a quella moderna, i due uomini compiranno scelte difficili, dettate dal rimpianto e dal senso della morale che li opprime, senza riuscire mai a scordare la natura del loro legame, anche quando saranno tanto lontani da non riuscire a intravedere i confini dei loro sentimenti.
Una storia delicata, dal sapore antico ma nel contempo attuale, destinata a rimanere impressa per sempre nell’animo di chi riuscirà a leggerla, lasciandosene coinvolgere senza pregiudizi.
Recensione
Chi ha letto e amato l'opera di esordio di Francesco Mastinu, Eclissi, rimarrà egualmente soddisfatto di questa nuova opera, sebbene più breve e dall'intreccio più semplice. Una storia di ricordo e rimpianto, in un confronto nostalgico tra giovinezza e vecchiaia, che ripresenta tutti i fortunati ingredienti caratteristici dell'autore: una narrazione frammentata, che alterna diversi piani temporali, introspezione psicologica, uno stile a tratti stucchevole per una dimensione intima piuttosto nitida, densa di lirismo.
La novità consiste nello spessore dato allo sfondo, la Sardegna della seconda metà del Novecento, dagli anni Cinquanta circa ad oggi. La terra provincialissima fa da sfondo alla vicenda amorosa di Rino e Bastianu, quasi a volerli confinare ancora di più, un'isola dentro un'isola, ed emerge soprattutto sul profilo linguistico, inondando il testo di colorature dialettali che vanno ad arricchire il comparto stilistico, con un'alternanza azzeccata di registri.
Il tema è sempre quello, il rimpianto per un amore mai vissuto pienamente, ostacolato da una società retrograda e dalle inibizioni che essa ha instillato nei suoi membri. Mentre Bastianu accetta di dedicare la sua stessa vita all'amato, rifiutando le convenzioni ed abbracciando tutti i sacrifici possibili, Rino annida il suo amore segreto (e che fatica sempre a chiamare "amore", preferendo più spesso parlare di "peccato") in una piega della sua esistenza, al buio, mentre alla luce del sole mette su famiglia. Il canovaccio ricorda un po' quel tondelliano Camere separate che tante opere ha ispirato, fosse solo per l'aver restituito un'autentica fotografia dell'amore omosessuale in Italia, separato da distanze e confini visibili e invisibili. Senza tacere di un altro cult: Brokeback Mountain. E' lo stesso autore a rivelarlo nella postfazione: molti autori lgbt hanno avuto un "momento Brokeback Mountain", ma è singolare che nel suo caso il "momento" abbia comportato una riscoperta della sua "sardità".
Al piano tematico della rievocazione nostalgica della giovinezza, dal forte sapore proustiano, si affianca un piano più originale, il presente della vecchiaia: il lettore trova così un Rino ormai anziano, invalido, una mente sveglia in un corpo quasi morto che aspetta la sua ora per ricongiungersi con l'amato. Sono poche pennellate, ma grosse, che fanno intravedere un mondo di invalidi e badanti dell'est, di famiglie sgangherate, lutti e separazioni. Forse è questo il miglior pregio dell'opera, una stratificazione invisibile di storie e tempi, a grattar la superficie della storia d'amore c'è tanto da scoprire, ci sono personaggi silenti, e tutte le sfumature della vita. Una storia godibile e coinvolgente, dunque, per un'opera ricca di contenuti.
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Polvere
- Autore: Francesco Mastinu
- Editore: Runa editrice
- Data di Pubblicazione: 2014
- Collana: Introspezioni
- ISBN-13: 9788897674276
- Pagine: 174
- Formato - Prezzo: Brossura - 10,00 Euro