
A chi demonizza quel cibo o quell’altro, quel metodo di cottura o quest’altro, rispondo che da quel che mi è dato di sapere e di capire vivendo, cucinando e mangiando, non esiste un cibo che faccia bene o male in assoluto. Qualsiasi cibo può diventare veleno se consumato eccessivamente così come può far bene, al fisico e alla psiche se consumato con moderazione.La piaga dell’obesità e tutto quello che ne consegue è frutto di quantità. Certo, esiste anche il junk food ma mi sento di dire che perfino questo, se consumato in modo estemporaneo, vale a dire qualche rarissima volta, può essere consolatorio per l’anima, conseguentemente buono per il fisico.La regola è una: sobrietà e moderazione. Fino a un po’ di decenni fa mangiavamo la carne una volta alla settimana, di domenica. Una volta alla settimana mangiavamo il pesce. Nel mezzo ci stavano i legumi, le verdure, la pasta e il riso. 6 giorni alla settimana erano meat free altro che uno!!!
Prendere una ventina di pomodori secchi (al naturale non nell’olio) e metterli ad ammollare in acqua per un paio di ore.Setacciare 100 gr. di farina per tutti gli usi con mezzo cucchiaino di baking powder e un pizzico di sale. Versare quanta birra serve per ottenere una pastella abbastanza densa (circa 70 ml) , mescolare con la frusta stando attenti che non si formino dei grumi e lasciare riposare per un’ora.Scolare i pomodori e asciugarli.Versare dell’olio di arachidi in una padella e quando sarà bollente tuffare i pomodori nella pastella e friggerli finchè non diventino belli dorati. La ricetta è di Elias Mamalakis.
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