Nuovi crolli si sono verificati lo scorso 13 dicembre nell’area archeologica di Pompei. Sotto gli occhi dei turisti, si è sgretolato lo stucco di una domus di rosso pompeiano, nella Regio V, Insula II, numero 14.
Il sito archeologico attende l’insediamento del nuovo direttore generale, Giovanni Nistri, nominato dal governo lunedì scorso e chiamato per mettere in sicurezza il sito e vigilare sugli appalti.
Un primo sopralluogo è stato effettuato martedì pomeriggio. Sindacati ed esperti sollecitano le istituzioni affinché utilizzino tempestivamente i 105 milioni di euro dei fondi europei.
Negli ultimi tre anni, l’antico sito archeologico è stato teatro di ben 6 vergognosi crolli. Il 6 novembre 2010 si è verificato il
Il 21 dicembre 2011 è crollato il pilastro della Villa di Loreio Tiburtino. Il 27 febbraio 2012 è caduto l’intonaco non affrescato, di colore rosso, staccatosi da una delle pareti che si trovano nell’atrio della domus della Venere in Conchiglia.
E ancora, l’8 settembre del 2012 è crollata la trave in legno di circa 4 metri, che era parte della copertura del peristilio di Villa dei Misteri. Domenica 1 dicembre era toccato al muro di una bottega in via Stabiana.
Si preme soprattutto per l’apertura dei 39 cantieri di restauro previsti dal progetto “Grande Pompei”, di cui solo 5 hanno visto la luce.
Contemplato anche l’intervento di 5 tecnici e 20 funzionari del Mibac che andranno ad affiancare il direttore generale degli scavi, Giovanni Nistri, nominato lunedì 9 dicembre dal ministro per i Beni culturali, Massimo Bray.
I crolli vengono imputati alla scarsa manutenzione, mentre la Sopraintendenza ai beni archeologici di Napoli e Pompei rassicura che i lavori di ripristino partiranno a metà mese. Occorre intervenire per mettere in sicurezza le murature della Regio VII del sito archeologico.
Non si arresta la conta dei danni di Pompei. La manutenzione ordinaria è stata trascurata da troppi anni e i crolli ne sono la conseguenza. Necessari ormai gli interventi di salvaguardia di questo nostro inestimabile patrimonio culturale.
Davvero impossibile attendere oltre.
Written by Cristina Biolcati