31 cedimenti in sei anni, l’ultimo scoperto solo ieri: Pompei torna, ancora una volta, sulle prime pagine di tutti i giornali mentre ci si chiede a che punto siano i restauri annunciati dalle istituzioni.
A crollare stavolta è stata la parte superiore di un muretto in una bottega, collocato nel Vicolo Storto (più precisamente nella Regio VII, insula 3, civico 37. L’amministrazione, come da prassi, ha informato il comando competente dei carabinieri che ha subito effettuato i rilievi di rito nell’area interessata. Secondo i primi accertamenti, il cedimento sarebbe avvenuto a causa dell’instabilità meteorologica degli ultimi giorni, con rovesci piuttosto intensi che si sono abbattuti anche in Campania. La bottega in questione è chiusa al pubblico da diversi mesi, poiché inclusa nei lavori di messa in sicurezza previsti dal Grande Progetto, lavori purtroppo fermi per un ricorso nei confronti della ditta vincitrice. Un ostacolo burocratico, quindi, che ha rallentato il restauro previsto e non ha potuto evitare l’ennesimo sfregio alla cultura.
Nonostante queste nuove, sconcertanti, notizie, il soprintendente di Pompei, Massimo Osanna (vedi foto sopra) esprime fiducia per il proseguimento del Grande Progetto, finanziato dall’Unione Europea: “Qualsiasi incidente del genere a Pompei non può essere minimizzato, seppur di portata limitata. Però è bene ricordare che si tratta di un’ area estremamente estesa (66 ettari) in cui tali episodi sono da considerarsi fisiologici e che attraverso il Grande Progetto Pompei si sta cercando di monitorare ed intervenire su ogni zona del sito archeologico”. “Agli Scavi è stata registrata l’ennesima segnalazione di un piccolo crollo – ha spiegato Antonio Pepe delle Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria) – si tratterebbe di una piccola porzione di un muretto. Questo segnale conferma l’esigenza della manutenzione ordinaria, che in passato aveva assicurato la conservazione dell’area archeologica fino a quando non è stata più effettuata per mancanza di personale. Anche le opere del Grande Progetto Pompei senza manutenzione ordinaria si riveleranno sostanzialmente inutili“.
Un primo segnale in questo senso arriverà già nelle prossime ore: Ales, la società del Ministero dei Beni Culturali, ha pubblicato il bando per assumere 30 addetti a tempo determinato per l’assistenza al pubblico e la vigilanza. I termini per candidarsi scadono il 9 luglio e occorre candidarsi sul sito dell’Ales. Inoltre, il soprintendente Osanna incontrerà, nel prossimo fine settimana, i sindacati per risolvere la vertenza sull’ottimizzazione dei turni, un argomento che aveva portato alla proclamazione di cinque giorni di assemblea permanente, poi ritirati. Buone notizie anche per il Teatro Grande (vedi foto sotto), la struttura chiusa per quattro anni dalla magistratura per essere al centro di un’inchiesta che ha portato al rinvio a giudizio dell’ex commissario della Protezione Civile di Pompei Fiori, accusato di corruzione, frode, abuso d’ufficio e truffa: il monumento romano sarà infatti riaperto per uno spettacolo teatrale, l’”Orestea”, realizzato dall’ Istituto Nazionale del dramma antico di Siracusa. Le rappresentazioni, dirette da Luca de Fusco, avverranno nei giorni 28 e 29 giugno, e fanno parte del programma del Forum Universale delle Culture, che si svolge quest’anno a Napoli.