Dai crolli alla rinascita: se più volte ci siamo occupati del degrado in cui versano gli Scavi Archeologici più importanti del mondo, ora, fortunatamente, raccontiamo della riapertura di alcuni tra i “gioielli” del sito.
Ma è il soprintendente Osanna a definire meglio il progetto e le scadenze: “Stiamo cercando di fare tutto quello che il grande pubblico si attende da noi, garantendo l’apertura di quello che si può aprire in sicurezza”. Se per l’Antiquarium, a causa del contenzioso che coinvolge anche l’Avvocatura dello Stato, i tempi si allungano, Osanna annuncia che sarà terminato a breve il restauro del Cave Canem (nella foto), mosaico simbolo del sito archeologico, e che verrà riaperta, dopo ben 11 anni, la Casa dei Vettii: “Il restauro di questa domus è previsto nel Grande Progetto ma abbiamo deciso di anticipare i tempi, riaprendo i cancelli al pubblico nei locali non pericolosi che sono il cuore della dimora”.
Riaperture, ma non solo: per Pompei sono anche previsti nuovi itinerari “on demand”, cioè divisi per ogni categoria di turista: da quelli mordi e fuggi a quelli più esigenti, in cerca di approfondimenti. Sulla base di questi nuove tipologie di percorso, saranno modulati gli orari di apertura delle domus, che devono tener conto della mancanza di personale: “Noi cercheremo di garantire aperture ad orari delle domus più importanti, in modo che il turista possa modulare il proprio itinerario tenendo conto del suo tempo a disposizione e delle sue curiosità”.