Venne edificato nei pressi di Gorizia (allora sotto l’Impero Austroungarico) per consentire il passaggio sul fiume Isonzo della linea ferroviaria Jesenice – Trieste, inaugurata nel 1906, che faceva parte del complesso della ferrovia Transalpina: un secondo collegamento ferroviario tra Trieste e il resto dell’Austria, alternativo alla linea Meridionale.
Distrutto durante il primo conflitto mondiale dalle truppe austriache in ritirata e ricostruito durante il periodo fascista, dopo un breve periodo in cui fu temporaneamente rimpiazzato da una struttura architravata in ferro, è considerato tutt’oggi un capolavoro di ingegneria.
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