Da tanti mesi, Pontomedusa ha un tira e molla con un bel tipo.
Lui scompare per settimane, poi la invita a uscire e non la bacia, poi la incontra per caso e la bacia, e poi da capo.
Pontomedusa è perplessa.
Sarà indeciso? Sarà disinteressato? Sarà timido?
Pontomedusa decide di buttarsi: o la va, o la spacca.
“Ho voglia di vederti,” gli scrive.
Pontomedusa l’ha spaccata. Perché lui risponde “Ma io sto frequentando un’altra.”
All’inizio, Pontomedusa si chiede come avrà fatto quest’altra a circuire l’Indeciso fino a mettercisi insieme. “E perché io invece mai niente?” si domanda. “Cosa c’è che devo sapere?”
Poi, finalmente, il criceto che abita nel cervello di Pontomedusa si mette in moto: le lunghe assenze, l’indecisione, quell’aria da vorrei-ma-non-posso…
…Ma niente niente che quell’altra c’è sempre stata?
Pontomedusa pensa di sì. Pontomedusa pensa anche che questo è il secondo che le capita in pochi mesi. Pontomedusa pensa che forse avrebbe bisogno di un esorcismo.
“…Ma possiamo rimanere amici”, ha scritto lui nel frattempo.
Eh, no! Friendzonata almeno no!
Pontomedusa si rifugia in un silenzio che altro non è che un vaffanculo di classe.