Ponzare, Trip; Lettori: Vergella

Ponzàre
Latino punctiare, derivato di punctus, participio passato di pungere ‘pungere’.
Verbo intransitivo (io pónzo ecc.; ausiliare avere).
1. (toscano) Fare sforzi, o far forza intensamente e a lungo, contraendo i muscoli: dandosi di leva Co’ pugni sulla mensa appuntellati In tre tempi, su su, venner ponzando (Giusti).
(particolare) Fare sforzi per andare di corpo o per partorire.
2. (figurato, scherzoso) Spremere il cervello, meditare intensamente, sottoporsi a uno sforzo mentale, per trovare una soluzione, per comporre o creare qualche cosa: cosa stai ponzando?; è stato a ponzare tutto il pomeriggio per scrivere mezza pagina.

Verbo transitivo.
Produrre con grande sforzo e fatica raggiungendo risultati meschini: ci lesse i versi che aveva ponzato per l’occasione; Ei cova, ei ponza, il vate, Lo stil nuovo latino (Carducci); si mise a ponzar la risposta, che infine, dopo molto stento, gli uscì in questi termini (Pirandello).

Una (parola) giapponese a Roma

Trip [trip]
Voce inglese, propriamente ‘gita, viaggio’.
Sostantivo maschile invariabile.
1. Nel gergo dei tossicodipendenti, allucinazione prodotta da sostanze stupefacenti, in particolare LSD; sinonimo: viaggio.
2. (colloquiale) Mania: gli è venuto il trip del calcio.

I lettori ci scrivono

La Parolata ha pubblicato, relativamente a prodotti per la siderurgia, ‘bramma’, poi Alex Merseburger ha proposto ‘billetta’. Ora chiede la parola Mauro.

— Rilancio con "vergella", che, sempre nell’ambito siderurgico, è un altro semilavorato della lavorazione a caldo, in forma di barra a sezione circolare, di 5 mm o più di diametro, che viene avvolta in matasse. Fa parte dei miei ricordi di infanzia, quando vedendo per la prima volta arrivare nella fabbrica di mio padre un vagone ferroviario carico di vergella gli chiesi a cosa servisse quel filo di ferro così grosso e imparai che non era filo di ferro ma vergella, destinata ad essere trafilata e poi trasformata in vari manufatti, dai bulloni alla rete metallica. —